Mercati esteri - benessere e sanzioni
29.10.2015 - Domenica 25 ottobre verrà da molti ricordata: è scoppiata la guerra al confine con l’impero austro-ungarico. Ma le truppe erano italiane… Al ritorno da un mercato in Slovacchia, il solito blocco stradale (ancora non vengono utilizzati i mezzi aeronavali…) ha inferto pesanti ferite ai nostri che rientravano con vari mezzi. I loro sogni, legati alle coppie di riproduttori acquistati e che portavano con sé, sono stati bruscamente interrotti. Sono vari episodi – a me ne sono stati riferiti due – che hanno visto blocco, perquisizioni, sequestri,verbali con sanzioni. E, naturalmente, la solita organizzazione che alimenta squallidi programmi su Canale 5.
Non intendo parlare né del consiglio di difesa subito attivato anche in questo caso: gli avvocati sono al lavoro ed hanno credo, buone carte da giocare. Intendo utilizzare l’episodio per fare una riflessione duplice: riguardo il comportamento della Istituzione preposta al controllo e della relativa filiera di supporto ( “i civili con pettorina gialla”) e delle lacune di alcuni allevatori.
È un’occasione da non sprecare per fare un ulteriore passo avanti. Tutti, se possibile. Considerando l’episodio, ma anche la nostra esperienza nel settore mostre e mercati.
I controllori: ancora una volta abbiamo due sensazioni. Siano operazioni preparate a tavolino con scopi che nulla hanno a che vedere con la tutela degli animali. C’è il basista, c’è l’istituzione che sembra prestarsi, c’è il produttore di meschini prodotti televisivi che solletica la vanagloria di qualche attore. E ci sono azioni probabilmente fuori dalla legge.
E la seconda sensazione- che si conferma ad ogni episodio come certezza- che qualcuno delle istituzioni sia “di parte”. Di sicuro non sa fare il proprio mestiere, poiché spesso le sue azioni escono dai confini della legge.
Credo che ognuno debba assumersi la responsabilità delle proprie azioni: tutti sono adulti, abitano in piani alti, scelgono liberamente. E risponderanno se hanno sbagliato. Mi pare ci siano le condizioni.
Certo che è sorprendente e deprimente constatare un’arroganza ed una mancanza di rispetto per le persone imprevedibili ed inammissibili in figure istituzionali: sono al servizio della comunità, si dice. Ascoltando le parole degli appassionati coinvolti in questo episodio non si direbbe.
Gli allevatori: ci sono due aspetti che vanno segnalati, con grande forza poiché i rischi che oggi si corrono, dopo le ultime modifiche di legge, sono davvero terribili: galera e sanzioni elevatissime. Par qualche uccellino… Purtroppo, i 5 servizi fatti sulle news 2015 del sito SOR, un vero corso d’aggiornamento sull’argomento ambiente e benessere (dal 10 luglio al 14 agosto) non è stato sufficiente ad allarmare tutti. Mentre invito i lettori a rileggere e meditare quanto scritto,riprendo un paio di temi: documenti d’origine (punto 1) e benessere (punto 2)
Punto 1 - Certificazione d’origine di specie protette
LEGGE n.68/2015, già in vigore, che inasprisce le sanzioni per reati contro l’ambiente.Le violazioni CITES ricadono in questa normativa.
Art. 2.
1. All’articolo1 della legge 7 febbraio 1992, n. 150, (import animali ALL. A senza documenti CITESe/o documento cessione) sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1,alinea, le parole: «con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda da lire quindici milioni a lire centocinquanta milioni» sono sostituite dalle seguenti: «con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da euro quindicimila a euro centocinquantamila»; quisquilie……mi pare di avere letto in questi giorni che chi uccide una persona (omicidio colposo) in un incidente stradale se la cava con un anno e mezzo: la nostra Comunità, oggi, è questa!
b) il comma 2 (incaso di recidiva) è sostituito dal seguente: «2. In casodi recidiva, si applica la pena dell’arresto da uno a tre anni e dell’ammenda da euro trentamila a euro trecentomila. Qualora il reato suddetto sia commessonell’esercizio di attività di impresa, alla condanna consegue la sospensione della licenza da un minimo di sei mesi ad un massimo di due anni»;
2. All’articolo 2 della legge 7 febbraio 1992, n. 150, (import animali ALL. B e C senza documentiCITES e/o documento cessione) sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1,alinea, le parole: «con l’ammenda da lire ventimilioni a lire duecento milioni o con l’arresto da tre mesi adun anno» sono sostituite dalle seguenti: «con l’ammenda da euro ventimila a euro duecentomila o con l’arresto da sei mesi ad un anno»;
b) il comma 2 è sostituito dal seguente: (in caso di recidiva) «2. In caso di recidiva, si applica la pena dell’arresto da sei mesi a diciotto mesi e dell’ammenda da euro ventimila a euro duecentomila. Qualora il reato suddetto sia commesso nell’esercizio di attività di impresa, alla condanna consegue la sospensione della licenza da un minimo di sei mesi ad un massimo di diciotto mesi»;
L’assenza o l’incompletezza del documento di cessione ( All. A, B, C) che testimonia il passaggio di proprietà tra unpossessore cedente e l’acquirente è considerata un reato, che viene punito con l’arresto, o in alternativa una super sanzione e il sequestro, che in caso di condanna può diventare confisca.
Il documento di cessione è un pilastro di cui non si può fare a meno. È l’unico che garantisce l’origine lecita dell’esemplare. Evitato il controllo in frontiera, rimane comunque l’assenza colpevole del documento anche in allevamento in Italia, con le medesime conseguenze penali.
C’è un motivo plausibile per non pretendere o non fornire il banale documento di cessione compilato in ognuna (poche) delle sue parti? È così forte il motivo da fare rischiare 6 mesi - 24 mesi d’arresto? O sanzioni pecuniarie da 15.000 a 200.000 euro?
Se sì,prego, continuate così: lo spiegherete alla vostra famiglia.
Punto 2 - Il benessere degli animali
Si susseguono episodi di interventi sanzionatori verso allevatori durante i trasporti ed in esposizioni sportive o in mostra-scambio. Anche in questo caso le sanzioni non sono trascurabili: si tratta di reati (art 727 e 544 del codice penale), dunque con pene che contemplano l’arresto. Anche in questo caso, ve la sentite d’andare in famiglia a dire che farete un soggiorno al fresco per alcuni mesi? O che sottraete ai consumi famigliari alcune migliaia di euro per pagare una sanzione? E quando, con gli occhi sbarrati, i vostri famigliari vi chiederanno la causa, voi risponderete (imbarazzati?): avevo un trasportino indecente, avevo una gabbia di uccelli che sembrava un pacchetto di maccheroni! Credo che la moglie più paziente ed i figli più comprensivi avranno l’istinto di afferrare una scopa con manico metallico….
Anche i vostri amici e colleghi di passione reagiranno nello stesso modo, specialmente se sarete su un bus da cui non potete fuggire. Perché il vostro comportamento danneggia gravemente anche loro, non solo come immagine ma anche negli aspetti economici: i controllori saranno di vedute meno larghe.
Non c’è alcun dubbio: è venuto il momento di cambiare registro. Pensate se dovessero intervenire in un campionato mondiale o italiano o a Reggio con la stessa intensità di controllo e gli stessi tempi che hanno impiegato nei controlli al ritorno dalla Slovacchia ( 7 ore di controlli su un pulmann….) Manifestazione interrotta, di fatto. Per il comportamento leggero di pochi, irriducibili,trasgressori.
Per cui, suggerimento: questi irriducibili devono essere isolati, senza alcuna remora. Il tempo ed il modo per capire l’hanno avuto, esattamente come tanti altricolleghi che si sono evoluti.
Nelle mostre, occorre aumentare il controllo ed adottare provvedimenti adeguati,anche estremi.
Sui bus diretti al mercato gli organizzatori devono verificare l’adeguatezza dei trasportini ed avvertire circa i documenti d’origine (cessione) e CITES. Meglio se ne tengono una scorta da distribuire.
Occorre che tutti partecipino non solo alla formazione ma anche all’isolamento degli irriducibili.
Solo dopo questa operazione sarà possibile combattere con efficacia la furia ideologica di animalisti privi di senso della realtà e pieni di desiderio di onnipotenza,incapaci di inserirsi in una comunità che fa del rispetto, della tolleranza,delle regole (che valgono anche e innanzitutto per noi…) e delle opinioni altrui i propri baluardi.
Solo dopo questo risanamento sarà possibile pretendere, anche con l’aiuto delle vie legali, che le istituzioni, con i loro errori (troppi e troppo frequenti) e con le loro preconcette e non trasparenti contiguità, rientrino nella legalità ed in possesso di umano buonsenso.
I due episodi di Udine e Padova, pur così diversi fra di loro, sono uno spaccato avvilente della nostra società, una conferma del basso livello professionale e dell’alto livello di arroganza di alcune frange delle istituzioni. Dobbiamo reagire, in modo composto ma fermo, tollerando chi viene tradito dalla propria ingenuità e colpendo entro i termini di legge chi , da tempo, sta operando con ideologia e malizia.
Ma cominciamo col mettere ordine anche in casa nostra.
L’importante è non essere soli, l’importante è partecipare e non aspettare che i frutti arrivino da soli, per merito di altri. Nel frattempo potrebbero arrivare bastonate…
(dal sito della S.O.R. - sezione News)