Verbale CTN EFI n. 1-2018

Verbale del 9 giugno 2018 - Cassino (FR)

Giorno 09 Giugno 2018 alle ore 16,00 e a seguire il giorno dopo 10 Giugno a partire dalle ore 08,30 in Cassino (FR), presso l’Hotel Ristorante al Boschetto, Via Ausonia N°54, su convocazione del Presidente si è riunita la CTN-EFI, per discutere sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  1. Nomina Segretario CTN-EFI
  2. Condivisione delle linee di Programma che si intenderà sviluppare per tutta la durata del mandato della CTN-EFI.
  3. Allineamento delle scelte tecniche (Standard e Regole) con gli indirizzi vigenti della COM-OMJ.
  4. Formulazione di Proposte da sottoporre al vaglio della COM in vista della prossima riunione che si terrà a Cervia il 28-29-30 Settembre 2018.
  5. Categorie a Concorso, nuova rimodulazione per renderle congruenti con la delibera dell’O.D.G. (punto 12 del verbale del 22/04/2017).
  6. Determinazione dei nuovi Campione Razza nelle categorie a concorso
  7. Rapporti con i Club. Rivisitazione degli Standard esistenti e definizione di nuovi Standard e Criteri di Giudizio
  8. Esponibilità a concorso delle combinazioni di mutazioni (Multisovrapposizione oltre 2 mutazioni, Eccezioni, Deroghe, Ammissibilità).
  9. Rielencazione dei Parametri di giudizio codificati come “DIFETTI GRAVI” nelle diverse specie, in presenza dei quali il soggetto non deve raggiungere i 90 punti.
  10. Diametro anelli, rivisitazione elenco ufficiale FOI.
  11. Progetto Tassonomia. Rappresentazione delle specie appartenenti alle Famiglie di comune allevamento (Estrildidae, Fringillidae etc..) mediante immagine iconografica e foto dei soggetti.
  12. Esponibilità degli ibridi non più Intragenere (i cui parentali precedentemente appartenevano allo stesso Genere e che alla luce delle recenti modifiche nel sistema binomiale sono stati ascritti a Generi diversi) ed eventuali Deroghe per gli ibridi interspecifici
  13. Definizione delle Specie a fattore Rosso maggiormente allevate.
  14. Definizione degli Ibridi a fattore Rosso e conseguente loro Colorazione.
  15. Varie ed Eventuali

Sono presenti per la CTN-EFI il Presidente: Carmelo Montagno e i due Commissari: Gabriele Ragni (Rappresentante della Specializzazione EST-Estrildidi e loro Ibridi) e Riccardo Rigato (Rappresentante della Specializzazione FRI-Fringillidi e loro Ibridi). Partecipa alla riunione, per l’Ordine dei Giudici, Il Presidente del Collegio di Specializzazione EFI, Gianni Ficeti. Inoltre ai fini della trattazione di alcuni argomenti posti all’Ordine del Giorno (punti 3 e 4), sono stati invitati a partecipare il Sig. Gino Cortese, Vice Presidente OMJ-COM - Responsabile Sezione “G” e “H” e il Sig. Alessandro Paparella, Segretario OMJ-COM - Responsabile Sezione “F”, “O” e “P”. Entrambi risultano presenti alla riunione.

Assume la presidenza il Sig. Carmelo Montagno, svolge il ruolo di Segretario il Sig. Gabriele Ragni.

1)-Nomina Segretario CTN-EFI

Su proposta del Presidente, viene nominato Segretario della CTN-EFI, il Commissario Gabriele Ragni che onorato accetta l’incarico.

2)- Condivisione delle linee di Programma che si intenderà sviluppare per tutta la durata del mandato della CTN-EFI

Il Presidente propone ai due Commissari, di condividere le linee di programma che sono state stilate a supporto della propria candidatura alla carica di Presidente alla CTN-EFI, che per grandi linee si possono riassumere nei seguenti punti:

  • Coinvolgere tutti i componenti del collegio di specializzazione (o quanto meno coloro che si renderanno disponibili a collaborare) per creare dei gruppi di studio (Sottocommissioni) tra i colleghi giudici, raggruppati per aree geografiche limitrofe, al fine di approfondire particolari tematiche che di volta in volta saranno proposte dalla CTN-EFI. La collaborazione potrà risultare particolarmente proficua nella stesura di nuovi standard di giudizio o evolutivi di quelli già esistenti. Alcuni Gruppi potrebbero interessarsi per collaborare nel redigere un   unico documento informatico per tutte le Famiglie Ornitiche (o quanto meno quelle maggiormente allevate quali Estrildidae, Fringillidae, Turdidae, Muscicapidae, Passeridae, Cardinalidae, Emberizidae, Motacillidae, etc…) differiti per Genere di appartenenza. Lo studio sarà connotato per ogni specie di disegno iconografico e fotografia. L'idea è di creare un manuale informatico, quale collage di tutti i singoli lavori cui contribuiranno i vari gruppi di colleghi del collegio che singolarmente potrebbero interessarsi a comporre i Generi delle famiglie di appartenenza. Il lavoro è ambizioso e molto vasto e richiederebbe tempo e notevole aiuto. In tal modo le decisioni che prenderemo e gli sviluppi dei lavori che saranno portati avanti da parte della CTN, saranno condivise sempre collegialmente.
  • Al fine di agevolare il compito del giudice nel dover applicare correttamente le regole che ci governano, ci si prefigge di raccogliere in un unico documento informatico (VADEMECUM DEL GIUDICE EFI) tutte regole vigenti, emanate negli anni dalle varie CTN che si sono succedute. L’idea è di creare un documento dinamico, che sarà periodicamente aggiornato ed integrato con le nuove future delibere che saranno ratificate. Le indicazioni contenute nel documento saranno raggruppate in capitoli, per essere facilmente consultabili anche durante le fasi di giudizio per dipanare ogni dubbio o incertezza. Ovviamente il contenuto del documento potrà essere stampato o consultato in maniera informatica, favorendo l’archiviazione di un file PDF nella memoria del Tablet o di un qualunque Smartphone personale. Un Giudice capace e preparato nell’esprimere con decisione il proprio giudizio di valutazione dei soggetti non potrà mai esprimere in maniera esaustiva la propria valutazione se la componente tecnica non sarà affiancata da un altrettanto adeguata conoscenza e applicazione dei regolamenti e delle regole vigenti che ci governano.
  • Per agevolare il giudizio degli Ibridi, si potrebbero stabilire dei principi tecnici generali da applicare durante il giudizio ivi comprese le necessità di elencarne pregi e difetti, dotando in tal modo il giudice di uno strumento, sebbene generale, ma idoneo ad aiutare e uniformare le valutazioni di questi soggetti. Si potrebbe stilare un elenco dei principali pregi da ricercare in alcuni ibridi allorquando vengono coinvolti dei parentali di comune allevamento (Cardellino, Verdone, Crociere, Pyrrhula pyrrhula, Cardinalino del Venezuela, Canarino, Diamante Guttato, Amaranto del Senegal, Padda etc….). Allo stesso tempo potrebbero elencarsi in questi soggetti i principali difetti cui sarebbe preferibile non convergere nella selezione.
  • Gli Ibridi di sesso femminile quasi sempre discriminati e relegati ai margini, se opportunamente valorizzati con una propria categoria a concorso, potrebbero finalmente avere una giusta considerazione ed essere esposti con pari dignità dei più fortunati e colorati fratelli di sesso maschile. Si avrebbe un incremento notevole di soggetti esposti nelle categorie degli Ibridi. Un allevatore che dispone di un certo numero di soggetti Ibridi fratelli e sorelle, generalmente preferisce esporre solo i maschi. Con un tale indirizzo si darebbe l’opportunità di concorrere in una categoria a parte con i soggetti di sesso femminile. Magari per i primi anni creando soltanto alcune categorie a concorso dedicate a loro, quali Ibridi femmine: Indigeno x canarino; Esotico x canarino; Indigeno x Indigeno; Esotico x Esotico, Indigeno x Esotico. Ovviamente laddove non vi fosse un evidente dimorfismo sessuale se ne prescriverebbe l'obbligo di esposizione nelle categorie classiche (che risultano ampliate rispetto a quelle dedicate alle femmine) ove si trovano esposti gli ibridi maschi e i sessualmente incerti. Si darebbe una grande opportunità a quei soggetti di sesso femminile che non vengono quasi mai esposti allorquando l'allevatore dispone di un fratello fenotipicamente quasi sempre più apprezzabile della sorella "sfortunata".

3)-Allineamento delle scelte tecniche (Standard e Regole) con gli indirizzi vigenti della COM-OMJ.

La CTN-EFI intende lavorare per delineare il futuro del collegio di specializzazione con un indirizzo tecnico sostanzialmente allineato con gli Standard e le Regole della COM-OMJ. Standard, denominazioni di mutazioni, motivi di non giudizio, penalizzazioni, pregi e difetti ecc., andrebbero resi uniformi con gli indirizzi della COM-OMJ. Un giudice FOI non deve applicare un diverso metro di giudizio a seconda se si tratti di mostra nazionale o internazionale, affinché mai più si vedano difetti in una mostra di carattere nazionale, considerati però come pregi in una internazionale (vedi la colorazione nei crocieri, o la mutazione Testa Bianca nel Cardellino). Pertanto si propone di passare al vaglio tutti gli standard esistenti della FOI per renderli aderenti a quelli della COM laddove vi siano discrepanze notevoli nell’indirizzo selettivo del fenotipo. Le mutazioni Testa Bianca e Mascherato del Cardellino, giusto per fare un esempio, hanno uno standard FOI, disallineato rispetto a quello della COM. Per entrare nello specifico, lo standard attuale FOI del Cardellino, varietà Mascherato, prevede:

Mutazione a trasmissione ereditaria recessivo sesso legato, allelica all'agata rispetto alla quale è recessiva e alla Lutino rispetto alla quale risulta dominante. Determina una forte riduzione della feomelanina e una riduzione dell'eumelanina bruna, mentre le zone di eumelanina nera fortemente ossidate (croce, ali e coda) rimangono vicine all'espressione ancestrale assumendo un colore marrone scuro (testa di moro). I soggetti alla nascita presentano occhio rossastro, mentre da adulti non evidenziano questo carattere. Tale varietà si differenzia bene dalla mutazione agata perché il colore di fondo appare più chiaro e tendente al beige piuttosto che opportunamente grigio così come è richiesto per l'agata.

Descrizione

- Becco e zampe carnicine (è tollerata ma non gradita la punta del becco appena melanizzata)

- Maschera rosso brillante sostenuta da un adeguato fondo di melanina nera

- Redini e croce neri/testa di moro scuro

- Guance bianche

- stacco nucale bianco, (è considerato difetto grave di colore traccia di colore rosso arancio all'attaccatura con la croce)

- Dorso beige

- Gola bianca così come il centro del petto, mentre è apprezzabile l’evidenza di una soffusione melanica di colore beige chiaro che forma il disegno a fungo del petto. (è tollerata, ma non gradita la presenza di soffusioni gialle sul fungo, mentre è considerato difetto grave l’eventuale infiltrazione di melanina nera).

- Fianchi, ventre, groppone e codione bianco

- Ali marrone testa di moro scuro con ampia banda alare giallo brillante e candide perle apicali

- Coda marrone testa di moro scuro con candide perle apicali

DIFETTI RICORRENTI

È da considerare difetto un’inappropriata tendenza all'espressione grigia del fondo melanico simile a quella richiesta per l'agata, con dorso e fungo di color grigiastro invece di beige chiaro. Anche un fondo troppo saturo dai toni caldi e brunastri sono da considerare difetto del colore o di contro un fondo troppo chiara e biancastro. Redini, croce, ali e coda devono presentarsi dello stesso colore eumelanico scuro e saturo qualsiasi variazione è difetto. L'effetto riducente della mutazione può determinare un restringimento o degenerazione della croce così come la scomparsa totale del fungo pettorale, queste condizioni sono da considerare importante difetto del disegno. Un fondo troppo diluito è da considerare di contro come difetto del colore.

NOTA: Non è ammessa a concorso nessuna combinazione genetica.

Si ritiene che l’attuale indirizzo selettivo della suddetta varietà Mascherato del Cardellino, abbia una tendenza ad indirizzare le zone di eumelanina nera fortemente ossidate (quali croce, ali e coda) verso un colore marrone scuro (testa di moro) che riteniamo fuorviante per la tipicità della varietà Mascherato che invece dovrebbe assumere un colore Nero fortemente ossidato come peraltro correttamente indicato nello standard della COM (Mutazione Aminet ex-Eumo). Pertanto si procederà prima possibile a revisionare la descrizione dello standard attualmente pubblicato nel sito Internet ufficiale della FOI per renderlo aderente a quello della COM.

Anche lo standard FOI della varietà Testa Bianca del Cardellino, attualmente presenta una discrepanza con lo standard COM

Attualmente lo Standard FOI, considera Difetti Grave nel CARDELLINO i seguenti fenotipi:

- Croce (disegno della nuca) incompleta o deforme (è richiesta netta, regolare e completa).

- Aureola di colore lipocromico (generalmente giallo/arancio) in concomitanza della croce (disegno della nuca) IN PARTICOLARE NEL WHITE-COP. In questa specie l'aureola sotto la croce deve essere bianca nelle specie maggiori o melanizzata di bruno/nocciola nelle specie minori)

- Evidente infiltrazione di melanina nera o di lipocromo arancio sul petto (è richiesto un petto limpido dove si possa apprezzare un "fungo di colore nocciola o comunque adeguato alla varietà considerata).

- Specchio alare interessato da lipocromo rosso (deve essere assolutamente giallo)

Si ritiene che l’attuale indirizzo selettivo del Cardellino major (Carduelis carduelis frigoris) a fenotipo selvatico, per renderlo aderente allo standard della COM possa essere modificato nel disegno pettorale, accettandolo di colore nocciola (camoscio) intenso, tollerando piccole tracce di melanina nera o di colore giallo. Inoltre nella varietà Testa Bianca, nonostante l’aureola (lunetta) dietro la nuca debba continuare a mantenersi di colore più bianco possibile (come peraltro nel fenotipo selvatico), così come non sono tollerate tracce di melanina sulla testa nelle zone ove nel fenotipo selvatico è presente il disegno della croce, viceversa sono accettate in questa zona della testa, tracce di colore rosso o arancione lungo le flange del casco (ove nel fenotipo selvatico è presente la croce di colore nero). Pertanto si procederà prima possibile a revisionare la descrizione del suddetto standard attualmente pubblicato nel sito Internet ufficiale della FOI per renderlo aderente a quello della COM.

Anche il Crociere necessita di un reindirizzo selettivo. Nonostante a livello FOI non vi siano standard ufficiali per il Genere Loxia, esistono invece degli indirizzi selettivi divulgati durante il mandato della precedente CTN-IEI, non del tutto aderenti agli standard COM del Crociere. E non solo per il Comune, ma anche per tutte le altre specie appartenenti al Genere Loxia e cioè:

Loxia curvirostra (Crociere comune), Loxia pytyopsittacus (Crociere delle pinete), Loxia scotica (Crociere di scozia), Loxia leucoptera (Crociere fasciato), Loxia megaplaga (Crociere di Hispaniola), ma anche per una delle sottospecie più presente negli allevamenti: Loxia curvirostra himalayensis (Crociere himalayano).

L’attuale indirizzo selettivo in ambito FOI riguardante il Genere Loxia, divulgato a Settembre del 2017, recita:

NOTA SPECIFICA SUL GENERE LOXIA

Per gli esemplari appartenenti alla specie Loxia curvirostra (Crociere comune), sentiti i pareri di giudici e allevatori competenti, si determina quanto segue:

1) Per gli esemplari di sesso maschile è richiesta colorazione rossa, uniforme e brillante. Saranno considerati difetti di colore colorazioni di tono giallo/arancio, e pigmentazioni disomogenee e incomplete. Per i soggetti del primo anno, la soffusione giallastra del vessillo esterno delle ali non è da considerarsi difetto di colore.

2) Per gli esemplari di sesso femminile è ammessa   sia la pigmentazione rossa che la pigmentazione verde (data da lipocromo giallo), quest'ultima da preferirsi, nel rispetto della fisiologia della specie. Le stesse di contro saranno penalizzate nel caso in cui dovessero presentare colorazione aranciata o disomogenea e incompleta.

3) Per tutti i rappresentanti del genere Loxia, esclusa la specie curvirostra (Crociere comune), è ammessa indifferentemente livrea a lipocromo rosso o giallo, sia nei maschi che nelle femmine, mentre sono da considerarsi difetti: colorazioni arancio o disomogenee ed incomplete. Questo in virtù dell'attuale scarsa conoscenza e diffusione delle suddette specie, che non permettono di definire regole esatte in merito.

Si Determina di modificare la presente regola vigente con la seguente (in aderenza con lo standard COM):

GENERE LOXIA
Per tutti gli esemplari appartenenti al Genere Loxia

Loxia curvirostra (Crociere comune), Loxia pytyopsittacus (Crociere delle pinete), Loxia scotica (Crociere di scozia), Loxia leucoptera (Crociere fasciato), Loxia megaplaga (Crociere di Hispaniola), ma anche per tutte le sottospecie presenti, che attualmente stando alla recente classificazione tassonomica, interessano soltanto il leucoptera (2 sottospecie) ed il curvirostra (19 sottospecie, tra cui anche quella maggiormente presente negli allevamenti: Loxia curvirostra himalayensis (Crociere himalayano)), si determina quanto segue:

• Per gli esemplari di sesso maschile è richiesta esclusivamente colorazione rossa, uniforme e brillante. Saranno considerati difetti di colore, tutte le colorazioni di tono giallo/arancio, e pigmentazioni disomogenee e incomplete. Per i soggetti del primo anno, la soffusione brunastra del vessillo esterno delle ali non è da considerarsi difetto di colore.

• Per gli esemplari di sesso femminile è ammessa esclusivamente pigmentazione non colorata, verde (data da lipocromo giallo). Le stesse pertanto saranno penalizzate nel caso in cui dovessero presentare colorazione aranciata o disomogenea. Per i soggetti del primo anno, la soffusione brunastra del vessillo esterno delle ali non è da considerarsi difetto di colore.

Questa CTN, ritiene altresì ragionevole, per il futuro (ma soltanto se verrà accettata una imminente proposta che faremo alla COM per modificare l’attuale standard del genere Loxia) di poter esporre tutti i soggetti di sesso maschile appartenenti al genere Loxia, con livrea indifferentemente a lipocromo rosso (colorato) o giallo/verde (non colorato).

4)-Formulazione di Proposte da sottoporre al vaglio della COM in vista della prossima riunione che si terrà a Cervia il 28-29-30 Settembre 2018.

Questa CTN-EFI, al fine di migliorare le attuali regole vigenti in ambito COM, si farà carico di promuovere alcune proposte, avanzandone richiesta, per essere discusse durante la prossima riunione che si terrà a Cervia dal 28 al 30 Settembre 2018. A tal proposito viene dato mandato al Presidente della CTN-EFI di argomentarne tecnicamente le motivazioni che stanno alla base delle richieste avanzate.

Elenco proposte:

a) COLORAZIONE DEL GENERE LOXIA - La prima proposta riguarda la colorazione del Crociere. Tenuto conto degli attuali standard vigenti per il Genere Loxia (Crociere): Loxia curvirostra (Crociere comune), Loxia pytyopsittacus (Crociere delle pinete) e Loxia leucoptera (Crociere fasciato), che prevedono la colorazione rossa soltanto per i maschi, mentre per le femmine si accetta un fenotipo esclusivamente non colorato; si chiede che vengano modificati gli attuali standard COM/OMJ del Genere Loxia curvirostra (Crociere comune), Loxia pytyopsittacus (Crociere delle pinete) e Loxia leucoptera (Crociere fasciato): al fine di permettere l’esposizione per tutti i soggetti di sesso maschile appartenenti al genere Loxia, con livrea indifferentemente a lipocromo rosso (colorato) o giallo/verde (non colorato). La stessa proposta viene avanzata pure per il Loxia scotica (Crociere di scozia) nonostante questa specie indigena sia sprovvista di standard ufficiale. Per i soggetti di sesso femminile si ritiene di confermare l’indirizzo vigente (come da standard COM/OMJ) che prevede il loro fenotipo esclusivamente non colorato. A tal proposito è utile ricordare, che la proposta da noi formulata, ripropone una condizione naturale del Genere Loxia. Infatti sono stati condotti diversi studi, da parte di alcuni naturalisti studiosi del Crociere, in diverse parti del mondo ed è emerso che in natura il Crociere Maschio è sovente riscontrarlo in buona percentuale anche in abito non colorato.

b) AMMISSIBILITA ESPOSITIVA DEGLI IBRIDI INTRAGENERE-Allo stato attuale vige una regola COM sulla ammissibilità espositiva degli Ibridi, che vieta (tranne esplicite eccezioni) la esposizione di specie ibride, generate da parentali appartenenti allo stesso Genere. In passato è stato possibile esporre alcuni ibridi appartenenti allo stesso Genere grazie a delle deroghe disposte ad hoc. Basti pensare al Genere Carduelis al cui interno erano contemplate molte specie tra cui Carduelis carduelis, Carduelis chloris (oggi Chloris chloris), Carduelis spinus (oggi Spinus spinus), carduelis cannabina (oggi Linaria cannabina), Carduelis flammea (oggi Acanthis flammea), Carduelis flavirostris (oggi Linaria flavirostris), Carduelis cucullatus (oggi Spinus cucullatus), Carduelis atrata (oggi Spinus atrata) la cui ibridazione fin adesso è stata possibile grazie a delle esplicite deroghe che ne hanno permesso la loro esposizione a concorso. Alla luce della attuale classificazione Tassonomica delle specie ornitiche, che tengono conto delle caratteristiche del DNA piuttosto che dei criteri morfologici, molte specie (anzi moltissime) hanno subito travasi in seno ad altri Generi. Basti pensare a molte specie prima appartenenti al Genere Carduelis (prima elencati) ma anche tante altre specie prima appartenenti al Genere Serinus, quali: Serinus citrinella (oggi Carduelis citrinella), Serinus corsicana (oggi carduelis corsicana), ma anche tutte le specie oggi appartenenti al Genere Crithagra e che fino a ieri risultavano contemplate in seno al Genere Serinus (Venturone africano, Venturone occidentale, Venturone meridionale, Canarino faccianera, Canarino dei papiri, Canarino di foresta, Cantore d’Africa, Canarino golanera, Canarino di Reichenow, Beccasemi groppaggialla, Verzellino d’Arabia, Canarino golagialla, Canarino di Salvadori, Verzellino pettogiallo, Canarino del Mozambico, Canarino beccogrosso settentrionale, Canarino beccogrosso meridionale, Canarino ventregiallo, Canarino panciabianca, Canarino solforato, Canarino golabianca, Canarino pettostriato, Canarino di Reichard, Beccasemi dell’Africa occidentale, Canarino testastriata, Canarino guancenere, Canarino dal groppone bruno, Verzellino di Ancober, Verzellino dello Yemen, Beccasemi striato, Canarino beccogrosso, Beccasemi della Tanzania, Canarino di Prìncipe, Frosone di Sao Tome, Canarino della Protea, Venturone del Capo, Lucherino dei monti dei Draghi). Se dovessimo continuare ad applicare la regola finora vigente (di non ibridare specie appartenenti allo stesso Genere) ci sarebbe da enunciare ulteriori deroghe al fine di poter continuare a vedere ibridi che oggi non sarebbero ammissibili mentre prima lo erano e allo stesso tempo ci sarebbero ibridi che ieri non erano ammissibili mentre oggi lo diventerebbero. Se lo scopo principale che ha mosso le attuali regole nella ibridazione è stato quello di evitare l’inquinamento genetico delle specie (appartenenti allo stesso Genere) che attraverso l’ibridazione produrrebbero prole fertile, ci si chiede: non ci saremmo dovuti porre la questione anche ieri allorquando abbiamo accettato delle regole in deroga che con la loro eccezione hanno permesso l’ibridazione fra specie appartenenti allo stesso Genere (vedi il Genere Carduelis)?? Ci sarebbe anche da ridire sui molti ibridi che oggi non sarebbero più realizzabili (alla luce del loro travaso in Generi identici) mentre ieri lo erano, basti pensare all’ibrido cardellino (Carduelis carduelis) x venturone (Carduelis citrinella) oggi non sarebbe più realizzabile, mentre ieri lo era visto che il venturone apparteneva al Genere Serinus. Tutta una gamma di ibridi oggi di possibile realizzazione (ma non ieri) sarebbero le specie che appartengono al Genere Serinus e Crithagra. Questi prima appartenevano tutti allo stesso Genere Serinus. E siamo sicuri che da qui a qualche anno non vi sia una ulteriore riclassificazione di altre specie che oggi si trovano collocate in Generi diversi e domani diventerebbero non più ibridabili??? Vorremmo aggiungere che ad oggi molte specie di comune allevamento domestico, hanno già il proprio patrimonio genetico inquinato (non più puro) a causa del travaso di molte mutazioni operate in passato tra una specie e l’altra. Inquinamenti Genetici che emergerebbero soltanto con accurate analisi del DNA ma non certamente dall’analisi di criteri morfologici (fenotipo). Chiediamo pertanto che in futuro vengano accettati nelle manifestazioni espositive, ibridi INTRAGENERE, frutto di tutte le possibili combinazioni fra specie diverse (tranne le sottospecie) anche se appartenenti allo stesso Genere.

c) POSSIBILITA’ PER I GIUDICI ESPERTI OMJ DI POTER ASSUMERE TUTTE LE SPECIALIZZAZIONI F-G-H-O-P. Allo stato odierno un giudice esperto in possesso della specializzazione G non potrebbe avere altra specializzazione se non solo la H. Così come un giudice esperto in possesso della specializzazione F non potrebbe avere altra specializzazione se non solo la O-P e H. Si chiede in deroga a questa regola (contemplata pure dall'art. 23 del Regolamento Interno COM allegato allo Statuto a pag 18 a proposito del rinnovo dei mandati dei comitati che attribuisce la sez O/P alla sezione F, e ribadito nel Regolamento Interno OMJ pag. 5 "capo I" a proposito di Elezione e Rielezione, ma anche ribadito dal N° 137 di "les Nouvelles" alle Procedure e Regole COM pag. 62   nel "Nuovo regolamento per gli esami giudice OMJ" che conferma le limitazioni attuali nel conseguire specializzazioni multiple) di poter dare la possibilità a tutti i giudici esperti OMJ, in possesso di qualunque specializzazione fra le F-G-H-O-P, di poter acquisire qualsiasi altra ulteriore specializzazione fra le F-G-H-O-P, senza alcuna limitazione o vincolo, attraverso il superamento di un esame previsto per ognuna delle specializzazioni che intende acquisire. In tal modo chi si reputa esperto giudice di specie diverse, potrà dare il proprio contributo alla COM/OMJ in fase di giudizio, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze tecniche, previo superamento del previsto esame.

5)-Categorie a Concorso, nuova rimodulazione per renderle congruenti con la delibera dell’O.D.G. (punto 12 del verbale del 22/04/2017).

Si rende necessario procedere ad una ristrutturazione delle categorie a concorso per l’anno 2018, in sintonia con il punto 12 (varie ed eventuali) della delibera dell’Ordine Dei Giudici (verbale del 22/04/2017) che all’unanimità ha deliberato di proporre la seguente soluzione come categorie a concorso (successivamente ratificata dal Consiglio Direttivo Federale):

b) A HARZER – B MALINOIS – C TIMBRADO – D COLORE – E/A CFPA – E/L CFPL – F ESTRILDIDI E LORO IBRIDIG FRINGILLIDI E LORO IBRIDI – I ONDULATI – J ALTRI PSITTACIFORMI – O/P TORTORE, QUAGLIE E COLINI.

In sostanza con tale Delibera l’ODG ha eliminato la sezione “H” (Ibridi) dalle categorie a concorso, inglobandola in seno alle due sezioni “F (ESTRILDIDI, AFFINI E LORO IBRIDI) e G (FRINGILLIDI, AFFINI E LORO IBRIDI”. Inoltre in considerazione del fatto che la nostra CTN-EFI (da Regolamento CCTTNN) ha assunto da Gennaio di quest’anno 2018, una suddivisione nelle due sottospecializzazioni:

  • Estrildidi e loro Ibridi (EST)
  • Fringillidi e loro Ibridi (FRI)

si è reso altresì necessario definire le attribuzioni di competenza durante il giudizio per ogni sottospecializzazione, definendo per ogni categorie a concorso le specie di appartenenza e conseguentemente, attribuirne le competenze di giudizio ai Giudici sulla base della propria Specializzazione “EST-ESTRILDIDI E LORO IBRIDI” oppure “FRI- FRINGILLIDI E LORO IBRIDI”. A tal proposito si decide di definire le Categorie a concorso e di inserirne le specie di appartenenza, sulla base delle seguenti considerazioni:

GIUDICI DI SPECIALIZZAZIONE “FRI-FRINGILLIDI E LORO IBRIDI”

Questi Giudici saranno chiamati a giudicare tutte le specie appartenenti alla sezione “G- FRINGILLIDI, AFFINI E LORO IBRIDI” delle categorie a concorso: in seno a questa sezione “G-FRINGILLIDI, AFFINI E LORO IBRIDI” verranno inseriti tutti i rappresentanti della Famiglia dei Fringillidae sia indigeni che esotici ed inoltre tutta la fauna Europea appartenente a tutte le altre famiglie che vivono in Europa (tranne Tortore e Colombi, Quaglie e Colini) fauna indigena per intenderci appartenente alle famiglie degli (Sturnidae, Turdidae, Emberizidae, Muscicapidae, Motacillidae, Passeridae, Alaudidae, Corvidae, etc…..). Inoltre saranno pure inseriti tutti gli Ibridi di Fringillidi (sia Indigeni che esotici) e gli Ibridi Indigeni x Indigeni appartenenti alle altre famiglie (non Fringillidae).

GIUDICI DI SPECIALIZZAZIONE “EST-ESTRILDIDI E LORO IBRIDI”

Questi Giudici saranno chiamati a giudicare tutte le specie appartenenti alla sezione: “F- ESTRILDIDI, AFFINI E LORO IBRIDI” ed alla sezione “O/P-TORTORE E COLOMBI, QUAGLIE E COLINI” delle categorie a concorso, anche in sintonia con le regole della COM- OMJ che prevede il giudizio di questi esemplari (appartenenti alla sezione O/P) solo da parte dei Giudici di Fauna Esotica “F”. In seno alla sezione “F-ESTRILDIDI, AFFINI E LORO IBRIDI” delle categorie a concorso, verranno inseriti tutti i rappresentanti della Famiglia degli Estrildidae, nonchè tutta la fauna Esotica appartenente a famiglie diverse dagli Estrildidae (purchè non appartenenti alla Famiglia dei Fringillidae che invece saranno giudicati dai giudici della specializzazione “FRI-FRINGILLIDI E LORO IBRIDI”). Inoltre i Giudici della specializzazione “EST-ESTRILDIDI E LORO IBRIDI” giudicheranno pure tutti gli Ibridi di Esotico x Esotico (purchè non appartenenti alla famiglia dei Fringillidae), e tutti gli ibridi Esotico x Indigeno (purchè non appartenenti alla famiglia dei Fringillidae). Per esempio un ibrido di Tordo esotico x Storno esotico, così come un Ibrido di Storno esotico x Tordo indigeno sarà giudicato dai Giudici di Specializzazione “EST-Estrildidi e loro Ibridi”. Ovviamente in questa attribuzione di competenze di giudizio, abbiamo dato per scontato (non contemplandone l’esistenza in seno alle categorie a concorso) che non potrà esserci un ibrido fantasioso (di improbabile riproduzione per la notevole distanza genetica fra i parentali) di “Estrildide x Fringillide” del tipo (giusto per fare un esempio): Diamante mandarino (Taeniopygia castanotis) x Cardellino (Carduelis carduelis) oppure un ibrido di “Fauna Esotica (non Fringillide) x Fringillide (indigeno o esotico)” del tipo (giusto per fare un ulteriore esempio): Merlo cinese (Turdus mandarinus) x Verdone di cina (Chloris sinica). Pertanto al fine di rendere congruenti le categorie a concorso, con gli assunti prima enunciati, tutte le Famiglie appartenenti sia all’Ordine dei Passeriformi che Non Passeriformi (ammissibili nelle nostre manifestazioni espositive), verranno distribuite fra le categorie a concorso “F-ESTRILDIDI, AFFINI E LORO IBRIDI” e “G-FRINGILLIDI, AFFINI E LORO IBRIDI”. Ovviamente tutte quelle Famiglie contenenti specie sia esotiche che indigene, verranno inserite in entrambe le sezioni “F” e “G” delle categorie a concorso. Basti pensare ai componenti delle seguenti Famiglie: Corvidae, Muscicapidae, Turdidae, Sturnidae, Emberizidae etc…, che contemplano al loro interno specie sia esotiche che indigene, ma anche di piccola/media taglia e di grande taglia.

6)-Determinazione dei nuovi Campione Razza nelle categorie a concorso

Alla luce della attuale ristrutturazione delle Categorie a Concorso (di cui al punto precedente dell’ordine del giorno) l’elenco previsto dei Campioni Razza, che saranno decretati per ogni sezione fra le categorie a concorso (previsti nelle mostre ornitologiche esclusi i Campionati Regionali e Italiani), rispetto alla stagione espositiva 2017, sarà così composto:

ELENCO CAMPIONI RAZZA EFI - STAGIONE MOSTRE 2018

SEZIONE F-ESTRILDIDI, AFFINI E LORO IBRIDI

(Di competenza dei Giudici di Specializzazione EST-Estrildidi e loro Ibridi) In seno a tale sezione “F” saranno decretati N°2 Campioni Razza

  1. Estrildidi ed Affini
  2. Ibridi fra Estrildidi ed Affini

SEZIONE G-FRINGILLIDI, AFFINI E LORO IBRIDI

(Di competenza dei Giudici di Specializzazione FRI-Fringillidi e loro Ibridi) In seno a tale sezione “G” saranno decretati N°2 Campioni Razza

  1. Fringillidi ed Affini
  2. Ibridi fra Fringillidi ed Affini

SEZIONE O-TORTORE E COLOMBI”

(Di competenza dei Giudici di Specializzazione EST-Estrildidi e loro Ibridi) In seno a tale sezione “O” sarà decretato N°1 Campione Razza

  1. Tortore e Colombi

SEZIONE P-QUAGLIE E COLINI”

(Di competenza dei Giudici di Specializzazione EST-Estrildidi e loro Ibridi) In seno a tale sezione “P” sarà decretato N°1 Campione Razza

  1. Quaglie e Colini

7)-Rapporti con i Club. Rivisitazione degli Standard esistenti e definizione di nuovi Standard e Criteri di Giudizio

È volontà della CTN-EFI, programmare durante la stagione mostre 2018, una serie di incontri con i Club di specializzazione, preferibilmente in occasione di almeno una mostra per ogni Club ove loro collaborano e/o organizzano l’evento espositivo, per poter discutere fattivamente di nuove mutazioni in studio e/o modifiche di quelli esistenti per tenere conto delle attuali conoscenze che negli anni si sono evolute in virtù delle maggiori esperienze acquisite e grazie alle prove di complementazione che sono state fatte in ibridazione con specie affette dalla medesima mutazione. La CTN sulla base del calendario mostre si organizzerà affinchè almeno un componente della CTN possa essere presente in questo programma di incontri.

8)-Esponibilità a concorso delle combinazioni di mutazioni (Multisovrapposizione oltre 2 mutazioni, Eccezioni, Deroghe, Ammissibilità).

Allo stato attuale vige la seguente regola:

È REGOLA CONSOLIDATA E GENERALE DELLA   SPECIALIZZAZIONE EFI, LA NON AMMISSIONE A CONCORSO PER LE MULTISOVRAPPOSIZIONE DI OLTRE 2 MUTAZIONI.

A tale regola è fatta eccezione per alcuni casi particolari come nel Diamante mandarino e nel Diamante di Gould. Sia nel mandarino che nel Passero del Giappone è ammessa per ogni combinazione la presenza del ciuffo.

Con delibera del 2014 ,resa nota per mezzo di pubblicazione ufficiale sul sito Foi, è stabilita la temporanea non ammissione a concorso di tutte le combinazioni del:

CIUFFOLOTTO MESSICANO (AD ECCEZIONE DELLA FEO-GRIGIO)

LUCHERINO TESTANERA (1 sola mutazione)

CARDINALINO DEL VENEZUELA (fatta eccezione per la combinazione pastello bruno ex isabella).

Lucherino europeo (non sono ammesse le combinazioni con la mutazione diluito. La mutazione avorio va esposta in altre mutazioni o combinazioni).

Cardellino (max 2 mutazioni con la eccezione che il testa bianca è ammesso solo su base nero-bruna e in combinazione con il Giallo)

Organetto scuro (è ammessa sovrapposizione con un’altra mutazione)

La CTN propone di rinviare la discussione in altra data, attinente eventuali modifiche e/o deroghe alle attuali regole, al fine di raccogliere pareri e/o suggerimenti, anche tra i Club di specializzazione.

9)-Rielencazione dei Parametri di giudizio codificati come “DIFETTI GRAVI” nelle diverse specie, in presenza dei quali il soggetto non deve raggiungere i 90 punti.

Allo stato attuale vige la seguente regola (promulgata dalla precedente CTN-IEI durante la Presidenza di Francesco Faggiano)

DELIBERA N. 01 DEL 5 Marzo 2016

PARAMETRI DI GIUDIZIO CODIFICATI COME "DIFETTO GRAVE".

Nell'intento di uniformare il più possibile la perizia di giudizio del collegio IEI, si delibera l'introduzione del concetto di "DIFETTO GRAVE" rappresentato da CONDIZIONI FENOTIPICHE IMPROPRIE nette ed esatte, la cui evidenza è di oggettiva constatazione, considerate grave difetto fenotipico, della taglia, del colore o del disegno, in presenza delle quali il soggetto non deve raggiungere i 90 punti totali.

ELENCO DEI DIFETTI GRAVI

1) IN PRIMIS E' CONSIDERATO DIFETTO GRAVE UNA TAGLIA CHE ESULA DA QUELLA STANDARDIZZATA OLTRE LA TOLLERANZA RIPORTATA DAGLI STESSI SIA IN DIFETTO (TROPPO PICCOLA E RIDOTTA, "RACHITISMO") CHE IN ECCESSO (TROPPO GRANDE E SPROPORZIONATA "GIGANTISMO"). DEVE COMUNQUE, SEMPRE ESSERE TENUTA IN CONSIDERAZIONE L'EVENTUALE APPARTENENZA AD EVENTUALI SOTTOSPECIE; AD ESEMPIO IL VERDONE SCOZZESE; UN ORGANETTO ROSTRATA O UN CARDELLINO TSCHUSII.

2) È considerato difetto grave l'impropria colorazione del piumaggio, del becco o delle zampe nei seguenti casi:

DIAMANTE CODALUNGA

- Becco di colore arancio del Diamante codalunga Hecki richiesto rosso nella ssp hecki e giallo nella specie nominale)

- Assenza della lancia caudale (in entrambe le forme è richiesta come eccellenza una lancia caudale pari alla lunghezza delle stesse timoniere).

DIAMANTE DI GOULD

- Assenza del filetto e/o del collarino tra i disegni del capo (è richiesto nell'eccellenza un filetto spesso almeno un millimetro, preciso, netto e regolare, dall'andatura curva, la stessa indicazione è data per il collarino turchese, per il quale è richiesto uno spessore di 3 mm).

- Soffusione azzurra del dorso o delle copritrici alari richiesto un lipocromo intenso e brillante).

- Addensamento di lipocromo arancione o di melanina nera sul ventre richiesto uno stacco netto e pulito tra il petto ed il ventre che deve essere giallo limpido ed intenso.

- Piumaggio brinato con lipocromo diluito. DIAMENTE MANDARINO

- Presenza di disegno maschile nelle femmine

- Espressione intermedia del disegno nei soggetti portatori di altre mutazioni (per ogni tipo di mutazione è previsto nello standard con esattezza l'adeguata espressione degli stessi).

ORGANETTO

- Becco arancio carico/rossastro (è richiesto giallo/arancio).

- Assenza completa del pizzetto (nell'eccellenza è richiesto netto e regolare)

- Estesa colorazione di lipocromo rosso sul petto degli organetti maschi del primo anno. CARDELLINO

- Croce (disegno della nuca) incompleta o deforme richiesta netta, regolare e completa).

- Aureola di colore lipocromico (generalmente giallo/arancio) in concomitanza della croce (disegno della nuca) IN PARTICOLARE NEL WHITE-COP. In questa specie l'aureola sotto la croce deve essere bianca nelle specie maggiori o melanizzata di bruno/nocciola nelle specie minori)

- Evidente infiltrazione di melanina nera o di lipocromo arancio sul petto richiesto un petto limpido dove si possa apprezzare un "fungo di colore nocciola o comunque adeguato alla varietà considerata).

- Specchio alare interessato da lipocromo rosso (deve essere assolutamente giallo) LUCHERINO

- "Occhiali" ovvero EVIDENTI depigmentazioni all'attaccatura superiore del becco.

- Attenuato o poco evidente dimorfismo sessuale anche nei soggetti interessati da mutazione del colore *

CIUFFOLOTTO

- lipocromo dai toni arancio e o marmorizzati richiesto un lipocromo di colore rosso carminio uniforme).

DIFETTO GRAVE DI CARATTERE GENERALE RISCONTRABILE IN PIU' SPECIE COMPRESO GLI IBRIDI.

- Colorazione lipocromica rossa impropria in esemplari a fattore giallo.

- Mancata colorazione degli esemplari a fattore rosso.

- Attenuato o poco evidente dimorfismo sessuale anche nei soggetti interessati da mutazione del colore*

- Depigmentazioni di unghia, zampe, o piccole porzioni di piumaggio: qualunque esemplare appartenente a qualunque specie presentante una o più unghie depigmentate o piccole "pezzature" del vessillo così come una o più remiganti e/o timoniere lipocromiche, non deve essere considerato come esemplare pezzato, ma giudicato come se fosse un normale ancestrale con grave difetto di colore e disegno, pertanto non gli si cambia la categoria. Lo stesso atteggiamento verrà adottato nell'eventualità che un esemplare con piccolissime pezzature venga ingabbiato nella categoria pezzato.

- Estesa colorazione di lipocromo rosso su aree improprie del piumaggio degli uccelli a fattore rosso compreso gli ibridi (Calotta, barratura alare, dorso o altre aree impropri)

- Fenotipo intermedio o improprio rispetto alle mutazioni (è sempre richiesto un'espressione fenotipica netta e caratterizzata ben distinguibile tra le eventuali forme alleliche e non).

COLORAZIONE OBBLIGATORIA DEGLI UCCELLI A FATTORE ROSSO A PARTIRE DALL'ANNO 017

In virtù dell'orientamento selettivo che il collegio IEI FOI sostiene, nell'intento di perseguire con le proprie scelte un miglioramento del fenotipo di ogni specie assoggettata alla domesticità, nel rispetto e preservazione dell'identità della stessa, oltre alla ricerca di un'espressione giustamente migliorata dei disegni e soprattutto dei colori di ogni data specie, delibera che: E' OBBLIGATORIA LA COLORAZIONE CON PIGMENTI ROSSI PER QUELLE SPECIE CONSIDERATE PER L'APPUNTO A "FATTORE ROSSO".

Le specie maggiormente allevate a fattore rosso risultano le seguenti: il Cardinalino del Venezuela, lOrganetto, il Fanello, tutti i carpodachi, tutti i crocieri, tutti i ciuffolotti, tutti i trombettieri, il Ciuffolotto delle pinete, il Ciuffolotto fiammante ed il Ciuffolotto nuca dorata.

Per tanto le specie considerate a fattore rosso,   se esposte in ambito di mostre FOI con lipocromo di colore giallo/arancio, (evidenza questa di una inadeguata alimentazione povera di pigmentanti rossi), saranno assoggettati a grave penalizzazione nella voce colore, così da non poter arrivare a premiazione. Questo perchè la mancata pigmentazione rossa, pur essendo una condizione transitoria, viene ad essere incluso nei difetti gravi di colore.

L’attuale CTN-EFI dispone per il futuro di sospendere la sopraelencata regola che introduceva il concetto di Difetto Grave, nonché la conseguente oggettiva regola che imponeva, in presenza di tale difetto grave, che il soggetto non doveva raggiungere i 90 punti totali. Si invitano infatti i componenti del collegio di specializzazione ad attenersi durante il giudizio, scrupolosamente alle indicazioni contemplate nei criteri di giudizio, valutando di volta in volta, la presenza degli eventuali difetti e/o pregi nei soggetti indagati, in maniera oggettiva e tenendone debitamente conto in seno ai considerando che compongono la scheda di giudizio. Il giudizio deve rimanere una sintesi di valutazione seppur oggettiva, demandata alla corretta interpretazione da parte del giudice, degli standard di giudizio esistenti (che definiscono già pregi e difetti), senza che quest’ultimo debba subire ulteriori e precostituite limitazioni durante l’espressione valutativa del proprio operato.

Resta vigente tuttavia la seguente regola (che era stata contemplata in seno alla

DELIBERA N. 01 DEL 5 Marzo 2016 , prima citata ove venivano codificati i difetti gravi:

- Depigmentazioni di unghia, zampe, o piccole porzioni di piumaggio: qualunque esemplare appartenente a qualunque specie presentante una o più unghie depigmentate o piccole "pezzature" del vessillo così come una o più remiganti e/o timoniere lipocromiche, non deve essere considerato come esemplare pezzato, ma giudicato come se fosse un normale ancestrale con grave difetto di colore e disegno, pertanto non gli si cambia la categoria. Lo stesso atteggiamento verrà adottato nell'eventualità che un esemplare con piccolissime pezzature venga ingabbiato nella categoria pezzato.

10)-Diametro anelli, rivisitazione elenco ufficiale FOI.

Considerato che nel 2017, in assenza del diametro X (3,1 mm nel 2018) la stessa misura di diametro era stata assunta dal tipo B (3,1 mm nel 2017 e 2,9 mm nel 2018) e che i soggetti che nel 2017 sono stati anellati con il tipo B (3,1 mm) risultano esponibili anche nel 2018 nonostante il tipo B ha nuovamente assunto la misura di 2,9 mm nel 2018, si propone in Deroga di ammettere a concorso nel 2018 le specie che per l’appunto nel 2018 avrebbero dovuto assumere l’anello Tipo B (2,9 mm) ma che invece sono state anellate con il tipo X (3,1 mm) per errore interpretativo. A titolo di esempio: Il verdone e il carpodaco messicano (ma non solo loro) che nel 2017 andavano anellati con l’anello tipo B (3,1 mm) e nel 2018 con l’anello tipo B (2,9 mm), si propone in Deroga che nel 2018 venga accettato nelle mostre anche con l’anello X (3,1 mm) corrispondente al diametro del tipo B del 2017. La precedente richiesta è stata avanzata da molti allevatori per porre rimedio alla confusione generata da molte Associazioni che durante la fase di prenotazione anelli hanno continuato a supporre che anche nel 2018, le specie che nel 2017 erano state anellate con il tipo B (3,1 mm) potevano continuare ad assumere lo stesso diametro dell’anello e pertanto hanno prenotato il diametro tipo X che nel 2018 ha assunto lo stesso diametro 3,1 che nel 2017 aveva il tipo B. A tal proposito la CTN-EFI propone che la suddetta deroga venga applicata solo per quest’anno, non a tutte le specie che dall’elenco anelli ufficiale 2018 hanno il tipo B, bensì di derogarla soltanto per alcune specie, che presentano il Tarso abbastanza robusto al fine di evitare frodi mediante il rianellamento con il diametro tipo X di specie anziane, non più esponibili. Queste specie cui si propone di applicare la deroga, per quest’anno, permettendo una loro esposizione a concorso con anello tipo X al posto del tipo B previsto sono: Allodola, Trombettiere Ali Rosa, Carpodaco Messicano, Usignolo del Giappone, Verdone, Passeri.

• Per la prossima stagione mostre 2019, si delibera di variare il diametro anello per le seguenti specie (aventi tutti attualmente anello tipo B, cui verrà applicato a partire dall’anno 2019 il tipo X): Verdone (Chloris chloris), Passero Domestico (Passer domesticus), Trombettiere Ali Rosa (Rhodopechys sanguinea), Usignolo del Giappone (Leiothrix lutea)

• Mentre al Canarino del Mozambico (Crithagra mozambica), per la prossima stagione mostre 2019, si delibera di variare il diametro anello dall’attuale K al futuro tipo A

11)-Progetto Tassonomia. Rappresentazione delle specie appartenenti alle Famiglie di comune allevamento (Estrildidae, Fringillidae etc..) mediante immagine iconografica e foto dei soggetti.

La CTN-EFI decide di appoggiare il progetto ideato dal Presidente, che alla luce della recente riclassificazione delle specie, non più basata su criteri morfologici bensì sulla base delle caratteristiche del DNA, ci si prefigge di sviluppare in un unico documento informatico una rappresentazione delle singole specie mediante disegno iconografico e fotografia, tutti i rappresentanti (escluso le sottospecie per adesso) delle Famiglie (Estrildidae, Fringillidae, Passeridae, Cardinalidae, Emberizidae, Turdidae, Sturnidae, Muscicapidae, etc.... almeno fino a comprendere le Famiglie che più alleviamo ed esponiamo) differiti per Genere di appartenenza. L'idea è di creare un manuale informatico, quale collage di tutti i singoli lavori cui potrebbero essere chiamati a collaborare i componenti del collegio che daranno la loro disponibilità, da distribuire successivamente a tutti i giudici EFI per dotarsi di uno strumento inteso a migliorare la conoscenza delle specie anche di non facile allevamento. Il lavoro servirà pure ad avere un quadro completo di tutti i Generi e specie di appartenenza in tutte le Famiglie (almeno quelle più allevate). Tramite l'elenco completo potremo anche trarne vantaggio per decidere la distribuzione delle specie in seno alle categorie a concorso, attribuendo le competenze di giudizio di ogni specie ai colleghi di specializzazione Estrildidi ed Affini o Fringillidi ed Affini. Inoltre l'elenco servirà in futuro pure a comporre il quadro di assegnazione diametro anelli differito per singola specie. Insomma tutti i colleghi avrebbero uno strumento chiaro cui fare riferimento nello stabilire il Genere di appartenenza di ogni specie anche in prospettiva della giudicabilità o meno di eventuali ibridi appartenenti allo stesso Genere. Alcuni colleghi si sono resi disponibili a collaborare alla compilazione del progetto. Attraverso la completa collaborazione del Collega Nunzio Larosa (che ringraziamo per l’eccellente ed apprezzato lavoro svolto), Giudice di specializzazione “EST-Estrildidi e loro Ibridi” è stato completato il quadro per la famiglia degli Estrildidae.

12)-Esponibilità degli ibridi non più Intragenere (i cui parentali precedentemente appartenevano allo stesso Genere e che alla luce delle recenti modifiche nel sistema binomiale sono stati ascritti a Generi diversi) ed eventuali Deroghe per gli ibridi interspecifici

Allo stato attuale vige una regola COM sulla ammissibilità espositiva degli Ibridi, che vieta (tranne esplicite eccezioni)   la esposizione di specie ibride,   generate da parentali appartenenti allo stesso Genere. In passato è stato possibile esporre alcuni ibridi appartenenti allo stesso Genere grazie a delle deroghe disposte ad hoc. Basti pensare al Genere Carduelis al cui interno erano contemplate molte specie tra cui Carduelis carduelis, Carduelis chloris (oggi Chloris chloris), Carduelis spinus (oggi Spinus spinus), carduelis cannabina (oggi Linaria cannabina), Carduelis flammea (oggi Acanthis flammea), Carduelis flavirostris (oggi Linaria flavirostris), Carduelis cucullatus (oggi Spinus cucullatus), Carduelis atrata (oggi Spinus atrata) la cui ibridazione fin adesso è stata possibile grazie a delle esplicite deroghe che ne hanno permesso la loro esposizione a concorso. Alla luce della attuale classificazione Tassonomica delle specie ornitiche, che tengono conto delle caratteristiche del DNA piuttosto che dei criteri morfologici, molte specie (anzi moltissime) hanno subito travasi in seno ad altri Generi. Basti pensare a molte specie prima appartenenti al Genere Carduelis (prima elencati) ma anche tante altre specie prima appartenenti al Genere Serinus, quali: Serinus citrinella (oggi Carduelis citrinella), Serinus corsicana (oggi carduelis corsicana), ma anche tutte le specie oggi appartenenti al Genere Crithagra e che fino a ieri risultavano contemplate in seno al Genere Serinus (Venturone africano, Venturone occidentale, Venturone meridionale, Canarino faccianera, Canarino dei papiri, Canarino di foresta, Cantore d’Africa, Canarino golanera, Canarino di Reichenow, Beccasemi groppaggialla, Verzellino d’Arabia, Canarino golagialla, Canarino di Salvadori, Verzellino pettogiallo, Canarino del Mozambico, Canarino beccogrosso settentrionale, Canarino beccogrosso meridionale, Canarino ventregiallo, Canarino panciabianca, Canarino solforato, Canarino golabianca, Canarino pettostriato, Canarino di Reichard, Beccasemi dell’Africa occidentale, Canarino testastriata, Canarino guancenere, Canarino dal groppone bruno, Verzellino di Ancober, Verzellino dello Yemen, Beccasemi striato, Canarino beccogrosso, Beccasemi della Tanzania, Canarino di Prìncipe, Frosone di Sao Tome, Canarino della Protea, Venturone del Capo, Lucherino dei monti dei Draghi). Se dovessimo continuare ad applicare la regola finora vigente (di non ibridare specie appartenenti allo stesso Genere) ci sarebbe da enunciare ulteriori deroghe al fine di poter continuare a vedere ibridi che oggi non sarebbero ammissibili mentre prima lo erano e allo stesso tempo ci sarebbero ibridi che ieri non erano ammissibili mentre oggi lo diventerebbero. Se lo scopo principale che ha mosso le attuali regole nella ibridazione è stato quello di evitare l’inquinamento genetico delle specie (appartenenti allo stesso Genere) che attraverso l’ibridazione produrrebbero prole fertile, ci si chiede: non ci saremmo dovuti porre la questione anche ieri allorquando abbiamo accettato delle regole in deroga che con la loro eccezione hanno permesso l’ibridazione fra specie appartenenti allo stesso Genere (vedi il Genere Carduelis)?? Ci sarebbe anche da ridire sui molti ibridi che oggi non sarebbero più realizzabili (alla luce del loro travaso in Generi identici) mentre ieri lo erano, basti pensare all’ibrido cardellino (Carduelis carduelis) x venturone (Carduelis citrinella) oggi non sarebbe più realizzabile, mentre ieri lo era visto che il venturone apparteneva al Genere Serinus. Tutta una gamma di ibridi oggi di possibile realizzazione (ma non ieri) sarebbero le specie che appartengono al Genere Serinus e Crithagra. Questi prima appartenevano tutti allo stesso Genere Serinus. E siamo sicuri che da qui a qualche anno non vi sia una ulteriore riclassificazione di altre specie che oggi si trovano collocate in Generi diversi e domani diventerebbero non più ibridabili??? Vorremmo aggiungere che ad oggi molte specie di comune allevamento domestico, hanno già il proprio patrimonio genetico inquinato (non più puro) a causa del travaso di molte mutazioni operate in passato tra una specie e l’altra. Inquinamenti Genetici che emergerebbero soltanto con accurate analisi del DNA ma non certamente dall’analisi di criteri morfologici (fenotipo). Disponiamo pertanto che a partire dalla prossima stagione mostre 2019 vengano accettati nelle manifestazioni espositive, ibridi INTRAGENERE, frutto di tutte le possibili combinazioni fra specie diverse (tranne le sottospecie) anche se appartenenti allo stesso Genere.

13)-Definizione delle Specie a fattore Rosso maggiormente allevate.

Allo stato attuale vige la seguente regola (promulgata dalla precedente CTN-IEI durante la Presidenza di Francesco Faggiano):

Delibera CTN (Faggiano) 2017

COLORAZIONE OBBLIGATORIA DEGLI UCCELLI A FATTORE ROSSO A PARTIRE DALL'ANNO 017

In virtù dell'orientamento selettivo che il collegio IEI FOI sostiene, nell'intento di perseguire con le proprie scelte un miglioramento del fenotipo di ogni specie assoggettata alla domesticità, nel rispetto e preservazione dell'identità della stessa, oltre alla ricerca di un'espressione giustamente migliorata dei disegni e soprattutto dei colori di ogni data specie, delibera che: E' OBBLIGATORIA LA COLORAZIONE CON PIGMENTI ROSSI PER QUELLE SPECIE CONSIDERATE PER L'APPUNTO A "FATTORE ROSSO".

Le specie maggiormente allevate a fattore rosso risultano le seguenti: il Cardinalino del Venezuela, lOrganetto, il Fanello, tutti i carpodachi, tutti i crocieri, tutti i ciuffolotti, tutti i trombettieri, il Ciuffolotto delle pinete, il Ciuffolotto fiammante ed il Ciuffolotto nuca dorata.

Per tanto le specie considerate a fattore rosso, se esposte in ambito di mostre FOI con lipocromo di colore giallo/arancio, (evidenza questa di una inadeguata alimentazione povera di pigmentanti rossi), saranno assoggettati a grave penalizzazione nella voce colore, così da non poter arrivare a premiazione. Questo perchè la mancata pigmentazione rossa, pur essendo una condizione transitoria, viene ad essere inclusa nei difetti gravi di colore.

NOTA SPECIFICA SUL CARDINALINO DEL VENEZUELA

Per gli esemplari appartenenti alla specie Cardinalino del Venezuela, si puntualizza che per i soggetti del primo anno la pigmentazione arancio chiaro/ giallo, della banda alare non rappresenta condizione di difetto penalizzabile, ma condizione di normalità.

NOTA SPECIFICA SUL GENERE LOXIA

Omissis ……………. In quanto argomento già trattato al punto 3 dell’odierno Ordine del giorno

L’attuale CTN in merito al punto 13 dell’ordine del giorno, dispone quanto segue:

Sono definite Specie a fattore rosso, fra quelle maggiormente allevate, le seguenti:

il Cardinalino del Venezuela, l’Organetto, il Fanello, tutti i Carpodachi, tutti i Crocieri, tutti i Ciuffolotti, tutti i Trombettieri, il Ciuffolotto delle pinete, il Ciuffolotto fiammante ed il Ciuffolotto nuca dorata

Si dispone che: E' OBBLIGATORIA LA COLORAZIONE CON PIGMENTI ROSSI PER QUELLE SPECIE CONSIDERATE PER L'APPUNTO A "FATTORE ROSSO" e ciò in aderenza con i relativi standard e/o orientamenti esistenti per le diverse specie. Ovviamente i rappresentanti di sesso femminile, delle specie a fattore rosso, dovranno essere colorati attenendosi rigorosamente agli standard di riferimento o alle indicazioni dettate per la specie esaminata (vedi Organetto, Cardinalino del Venezuela, Carpodaco Messicano, Crociere, Pyrrhula pyrrhula).

14)-Definizione degli Ibridi a fattore Rosso e conseguente loro Colorazione.

Allo stato attuale vige la seguente regola (promulgata dalla precedente CTN-IEI durante la Presidenza di Francesco Faggiano)

Delibera CTN (Faggiano) 2017

NOTA SPECIFICA SULLA COLORAZIONE DEGLI IBRIDI

Accoppiando 2 soggetti a fattore rosso, la colorazione artificiale (rossa) deve essere applicata, mentre non deve essere applicata nel caso di accoppiamento tra 2 soggetti a fattore giallo. Onde evitare antiestetiche tonalità arancio, la colorazione artificiale (rossa) non va applicata neppure accoppiando soggetti con differente lipocromo (giallo x rosso).

Vi sono poi due fringillidi che sul piumaggio hanno sia il lipocromo rosso, sia quello giallo, stiamo parlando del Cardellino ed il Verzellino fronte rossa. In questo caso sarebbe bello che i loro ibridi ereditassero al massimo sia le zone di elezione gialle, sia quelle rosse. Dato che, per far risaltare al massimo le zone rosse andrebbe applicata la colorazione artificiale andando inevitabilmente ad inquinare anche le parti in cui il piumaggio sarebbe giallo, si rende necessario applicare delle regole che permettano di garantire un buon risultato estetico dell’ibrido. In pratica, gli ibridi con il Cardellino ed il Fronterossa vanno colorati se scaturiscono da accoppiamenti con soggetti a fattore rosso (Cardinalino, Ciuffolotto, Organetto, Crociere, ecc.) o senza lipocromo manifesto (Cantore dAfrica, Alario, ecc.), mentre non vanno colorati se nascono da accoppiamenti con Specie a fattore giallo (Verdone, Venturone, Lucherino testanera, ecc.). Accoppiando Cardellino x Verzellino fronterossa, librido che ne scaturisce non va colorato artificialmente.

Nell' ibrido, per quanto riguarda il Cardellino, con la canarina bianca o a fattore giallo non é accettata alcuna colorazione, mentre con canarine a fattore rosso si può accettare una moderata colorazione che interessi in particolare la maschera e solo lievemente lo specchio alare.

La colorazione non deve mai essere esagerata ed estendersi molto al di fuori delle zone di elezione, non deve essere violacea e non deve mai interessare le zone cornee.

Queste regole di base, esistenti, per la colorazione degli ibridi, vengono sostanzialmente confermate. Durante il Giudizio, sarà valutata l’adeguatezza della colorazione artificiale, da parte del Giudice, in funzione delle caratteristiche fenotipiche dei parentali che hanno generato l’ibrido ed ovviamente la colorazione anomala deve essere decisamente penalizzata nella voce colore, senza andare ad influenzare altre voci della scheda.

15)-Varie ed Eventuali

Si affronta la tematica delle competenze di giudizio del nostro collegio di Specializzazione. In particolar modo si pone l’attenzione su una evidente incongruenza che si sta delineando in ambito FOI e che coinvolge i nuovi giudici FOI che hanno superato l’esame durante le ultime due stagioni mostre (2016 e 2017) solo per uno dei due attuali ambiti di sottospecializzazione previsti dal Regolamento CCTTNN

  • Estrildidi e loro Ibridi (EST)
  • Fringillidi e loro Ibridi (FRI)

La evidente incongruenza risiede nelle loro attuali competenze di giudizio in ambito FOI, che non risultano in linea con le competenze di giudizio che in futuro dovranno assumere in ambito COM/OMJ allorquando si proporranno da candidati per superare gli esami da Internazionale.

Un attuale giudice FOI di specializzazione (EST) Estrildidi e loro Ibridi, giudica tutti gli Estrildidi e la fauna esotica (escluso le specie appartenenti alla Famiglia dei Fringillidae) nonché tutti i loro Ibridi di: Esotico x Esotico (purchè non appartenenti alla famiglia dei Fringillidae) e tutti gli ibridi Esotico x Indigeno (purchè non appartenenti alla famiglia dei Fringillidae). Questi colleghi   di specializzazione   (EST)-Estrildidi e loro Ibridi, non giudicando in ambito FOI i Fringillidi esotici, si porterebbero dietro una lacuna di giudizio, che emergerebbe in ambito COM/OMJ allorquando si proporranno per superare gli esami nella specializzazione F (Esotici) che comprende tutta la fauna esotica di tutte le famiglie ivi compresa quella dei Fringillidae. La stessa lacuna di giudizio l’avrebbero per superare gli esami nella specializzazione H (Ibridi) che comprende tutti gli ibridi indistintamente (anche quelli fra fringillidi indigeni)

Così come un attuale giudice FOI di specializzazione (FRI) Fringillidi e loro Ibridi, giudica tutte la specie appartenenti alla famiglia dei Fringillidae (sia indigeni che esotici) nonché tutta la rimanente fauna indigena appartenente alle altre Famiglie diverse dai Fringillidae, nonché tutti gli Ibridi di Fringillidi (sia Indigeni che esotici) e gli Ibridi Indigeni x Indigeni appartenenti alle altre famiglie (non Fringillidae). Questi colleghi di specializzazione (FRI) Fringillidi e loro Ibridi, si troveranno in condizioni avvantaggiate rispetto ai loro colleghi di specializzazione (EST), in quanto giudicando in ambito FOI anche i Fringillidi esotici, si troverebbero pronti in ambito COM/OMJ allorquando si proporranno per superare gli esami nella specializzazione G (Fauna Indigena) che comprende solo la componente indigena dei Fringillidi (che loro giudicano per intero anche quella esotica) nonché tutta la fauna indigena inclusa nelle rimanenti famiglie diverse dai Fringillidae (che già in ambito FOI di fatto giudicano). Riguardo invece la loro eventuale proposizione per superare gli esami nella specializzazione H (Ibridi) in ambito COM/OMJ avrebbero la medesima lacuna di giudizio, visto che si troverebbero a giudicare tutti gli ibridi indistintamente (anche quelli fra Estrildidi ed affini che in ambito FOI non hanno mai giudicato)

Stando così le cose, secondo gli attuali regolamenti vigenti, la preparazione dei giudici (EST)-Estrildidi e loro Ibridi, diventerebbe congruente per superare un eventuale esame COM/OMJ nelle sezioni F (Esotici) ed H (Ibridi) soltanto se in ambito FOI superassero gli esami anche nella sottospecializzazione (FRI)-Fringillidi e loro Ibridi.

Così come per gli attuali giudici (FRI)- Fringillidi e loro Ibridi, che in futuro vorrebbero proporsi in ambito COM/OMJ per superare un eventuale esame nelle sezioni G (Fauna Indigena) ed H (Ibridi), nonostante sarebbero già pronti per la sezione G non lo sarebbero per la sezione H, ed anche per loro sarebbe necessario il superamento di un ulteriore esame in ambito FOI anche nella sezione (EST)-Estrildidi e loro Ibridi per colmare le loro lacune negli ibridi che non hanno mai giudicato.

In considerazione delle citate incongruenze, riguardanti la preparazione tecnica del nostro collegio di specializzazione, si propone che la delicata tematica venga affrontata anche dal CDF-FOI per ricercare una condivisa soluzione al suddetto problema.

Non essendoci altri interventi ed esauriti gli argomenti all’ordine del giorno, il Presidente saluta e ringrazia i partecipanti e dichiara conclusa la riunione alle ore 13.00 del 10/06/2018.

Il Presidente di CTN-EFI
Carmelo Montagno