16.08.2021 - Anteprima: Editoriale del Presidente F.O.I.

Editoriale: La Verità non è per tutti

16.08.2021 - Anticipiamo l'editoriale scritto dal Presidente F.O.I. Antonio Sposito che verrà pubblicato sul prossimo numero di Italia Ornitologica.
L'editoriale, dall'inequivocabile titolo "La verità non è per tutti", viene divulgato anche in lingua spagnola per agevolarne la lettura e la comprensione agli Amici Allevatori Spagnoli, visto il contenuto in esso trattato.

 

La Verità sorgerà al di sopra della menzogna come olio sull’acqua (Miguel de Cervantes).

Negli ultimi tempi si stanno susseguendo accadimenti che sembrano aver invertito la posizione dell’imputato con quella della parte offesa.

Tutto ciò accade quando non si conosce la verità dei fatti o la si conosce solo molto parzialmente o la si conosce per quella parte che qualcuno artatamente vuole rendere conoscibile a proprio uso e consumo.

Ma si sa che ogni storia umana ha un inizio ed una fine e noi questa storia la conosciamo già, dall’inizio alla fine.

Nel mese di settembre 2018, nel corso del Congresso Tecnico OMJ di Cervia, il Signor Giuseppe Ielo – allora Consigliere FOI – mi propone di incontrare il Presidente della COM-Spagna, Signor Miguel Penzo.

Ovviamente accetto di buon grado di incontrarlo anche in considerazione degli ottimi rapporti personali intercorrenti.

L’incontro si tiene nel salottino della mia camera dell’Hotel Dante e, ritenendo che si dovesse parlare di argomenti istituzionali, allo stesso chiedo di partecipare agli altri Dirigenti FOI presenti in quel frangente.

Partecipano Penzo, Sposito, Crovace, Ielo, Nunziata e Benagiano.

In realtà appare subito evidente che l’argomento all’ordine del giorno non abbia alcun carattere istituzionale in quanto veniamo a sapere da Ielo in quel momento che Penzo aveva richiesto l’incontro non già quale Presidente della COM-Spagna bensì quale titolare dell’azienda produttrice di anelli per l’ornitologia.

In ogni caso accettiamo comunque di ascoltare la sua proposta.

Penzo si propone alla FOI come nuovo fornitore degli anellini, mostra agli astanti una campionatura degli anelli prodotti dalla sua azienda e mi consegna un’offerta commerciale che, a prima vista, evidenzia una riduzione sia pur minima del costo ad anello (almeno per le tipologie di anelli di larga distribuzione) al cospetto di un prodotto di buona qualità, quantomeno perché gli anelli, diversamente da quelli all’epoca prodotti dal fornitore storico della FOI, si presentavano verniciati anche all’interno.

Immediatamente gli pongo due interrogativi ovvero:

- se la sua azienda fosse attrezzata per produrre più di un milione e mezzo di anelli che la FOI annualmente avrebbe ordinato;

risposta di Penzo: al momento no, mi devo attrezzare.

- quale fosse il criterio di distribuzione e di consegna degli anelli ordinati alle Associazioni, atteso che con l’attuale fornitore si erano raggiunti standard molto elevati (non più di due settimane dal pervenimento dell’ordine presso l’azienda);

risposta di Penzo: la distribuzione deve avvenire mediante i Raggruppamenti che poi devono curare la consegna ad ogni singola Associazione.

Fummo subito pervasi da fortissimi dubbi circa la fattibilità e la concretizzazione dell’operazione che, oltre a costringerci a trasformare i Raggruppamenti in centri di smistamento e di spedizione, avrebbe neutralizzato tutto l’ipotetico risparmio.

Penzo si riservò comunque di far conoscere eventuali miglioramenti dell’offerta sul piano economico nonché soprattutto sulle modalità e sui termini secondo i quali avrebbe dimensionato la propria azienda per modo da renderla funzionale alle esigenze della FOI oltre che a quelle di altre commesse già sotto contratto.

Per la cronaca nessun altro intercorso si registrava in argomento e nessun altro aggiornamento pervenne alla FOI da parte di Penzo.

Per vero pervennero alla FOI alcune altre proposte da diverse aziende produttrici che il CDF decise di non valutare soprattutto in considerazione del rapporto contrattuale consolidato fino ad allora intrattenuto con la società Demerio.

Pertanto a luglio 2019 viene sottoscritto da me Presidente FOI il nuovo contratto con la Demerio s.a.s. con scadenza al 2025.

Quello di cui sopra sembra l’antefatto di una storia che nulla a che vedere con ciò che si è verificato nell’ultimo periodo.

Ma in realtà non è così perché quell’antefatto è la causa scatenante della storia.

Con la firma del contratto con Demerio da parte della FOI a Penzo sfugge la polpetta dal piatto.

Alla firma in parola si perviene dopo molte trattative condotte in un arco temporale ampio e ben conosciute da tutti – e dico tutti – i componenti del CDF FOI.

Molto probabilmente naufraga così anche qualche rapporto contrattuale sottobanco ispano-italico.

E così non rimaneva altro che tentare di attuare il piano B.

Ad orologeria (fine luglio 2019) nasce la FOASI con un evidente obiettivo tutt’altro che istituzionale, come ben chiarito nel verbale del CDF FOI del 12-13-14 luglio 2019 (ovvero quando la FOASI ancora non era stata costituita), ma con l’unico intento di rompere il fronte della commercializzazione degli anelli in Italia e di tentare di far entrare dalla finestra ciò che non era stato possibile far entrare dalla porta.

Penzo & C. tentano l’assalto al forte per cercare di recuperare almeno parte della polpetta sfuggita dal piatto.

Ancora una volta l’operazione fallisce.

Si sappia che mai la FOASI ha chiesto formalmente il riconoscimento da parte della COM-Italia ma ha unicamente inviato due mail con le quali chiedeva se fossero stati sufficienti alcuni requisiti dalla stessa predeterminati in totale violazione dello Statuto della COM Nazionale.

Da qui si dipartono una serie di azioni gravissime da parte di Penzo nei confronti dell’Italia Ornitologica, di vere e proprie pugnalate alle spalle, di violazioni dello Statuto COM senza precedenti nella storia.

Di tutto ciò sono verosimilmente ignari ed inconsapevoli i nostri Amici Allevatori Spagnoli che probabilmente hanno udito suonare una sola campana e con i quali abbiamo da Italiani sempre intrattenuto rapporti di amicizia fraterna.

Rapporti talmente tanto intensi che negli ultimi anni era stato strutturato un accordo di interscambio di Giudici nei rispettivi Campionati Nazionali, per modo da consentire ad un certo numero di Giudici Spagnoli di giudicare al Campionato Italiano di Ornitologia e viceversa.

Ebbene sul punto è assolutamente necessario far conoscere cosa ha combinato il Signor Miguel Penzo.

Ottobre 2019, Mostra Internazionale dei Tre Mari a Foggia, Penzo presente in giuria.

Durante la mostra si apprende della tragica morte della moglie di Andrea Benagiano, Presidente dell’Ordine dei Giudici FOI.

La FOI tutta viene investita da un grave lutto, tutti sono scossi dall’evento.

Ed allora Penzo cosa fa?

Approfittando della momentanea assenza nel suo ruolo istituzionale del Presidente dell’Ordine dei Giudici FOI, Penzo si sceglie autonomamente e senza alcuna autorizzazione cinque Giudici “Italiani” e li invita a giudicare ad uno dei tre Campionati Nazionali Spagnoli.

E già questo sarebbe abbastanza ma, purtroppo, non è tutto.

Il Presidente dell’Ordine dei Giudici FOI, nonostante il periodo estremamente difficile della sua esistenza, si avvede della scorrettezza e diffida i Giudici “Italiani” a non rispondere all’invito di Penzo e a non andare a giudicare in Spagna.

La lettera di diffida viene inviata per conoscenza anche a Penzo.

Quindi Penzo, anziché scusarsi per l’increscioso inconveniente, insiste affinché i Giudici “Italiani” da lui invitati vadano a giudicare al Nazionale Spagnolo.

Alcuni Giudici “Italiani” – la scelta dei quali viene suggerita da Ielo per essere gli stessi suoi amici – vanno comunque a giudicare in Spagna ma Penzo non li fa comparire nel collegio giudicante, accreditando al solo Giuseppe Ielo – già Giudice FOA – il giudizio di un numero spropositato di soggetti a concorso.

Ma vi è di più.

I Giudici “ex Italiani” – per nostra fortuna – vengono acquisiti dall’Ordine dei Giudici FOCASI senza che né Penzo né il Presidente FOCASI ne diano alcuna comunicazione alla FOI.

La FOI ne viene a conoscenza perché, una volta inviato dal Presidente dell’Ordine dei Giudici FOI al Segretario OMJ l’annuale elenco dei Giudici Internazionali in forza all’Italia quest’ultimo lo rispedisce al mittente dopo aver depennato dallo stesso il nominativo di quei Giudici.

E voi, Amici Allevatori Spagnoli, questo lo giudicate un comportamento amichevole?

Ma non è finita qui.

Nel mese di febbraio 2020 la FOASI (non la FOCASI), Federazione costituita in Italia, non riconosciuta dalla COM-Italia e non riconosciuta dalla COM, organizza una mostra in Italia e precisamente a Casteldaccia, in provincia di Palermo, alla quale vanno a giudicare Penzo ed altri Giudici FOA. Le procedure di ingabbio ed il giudizio vengono gestite con il format spagnolo.

Ancora nel mese di ottobre 2020 questa volta la FOCASI – prestare attenzione perché trattasi di “Federazione” che, pur senza avere i requisiti legali, era stata “riconosciuta” dalla COM-E e comunque non riconosciuta dalla COM – organizza un’altra mostra in Italia, questa volta a Marineo, sempre in provincia di Palermo. Anche in questo caso le procedure di ingabbio ed il giudizio vengono gestite con il format spagnolo e del Collegio giudicante facevano parte Penzo e diversi altri Giudici della FOA.

Ora, cari Amici Allevatori Spagnoli, la COM-E viene ad organizzare mostre in Italia?

È mai capitato nella storia della COM che un Paese confederato andasse ad organizzare mostre in un altro Paese confederato?

Questo comportamento è ossequioso delle regole COM, condivise da tutti i Paesi che ne fanno parte?

Si tratta dell’ennesimo schiaffo dato da Penzo in pieno viso all’Italia.

E lì in Spagna nessuno sa alcunché, nessuno si è accorto di nulla?

Spero che abbiate avuto occasione di leggere la corrispondenza epistolare intercorsa fra la COM e la COM-E dalla quale si rileva, da parte di quest’ultima, l’affermazione dei principi di appartenenza alla COM ed il rispetto delle sue regole da tutti condivise, salvo poi negarle e violarle in ogni occasione.

Quando è stato ribadito dalla COM che gli allevatori residenti in Italia iscritti in Spagna non avrebbero potuto partecipare al Campionato Mondiale in Spagna (o altrove), Penzo ha risposto che non sarebbe stato possibile effettuare alcuna verifica sul punto.

Evidentemente Penzo e Company hanno in mente di sovvertire il sistema COM che da decenni sta accompagnando e rendendo possibile l’esercizio della nostra passione ed il confronto sportivo fra gli Allevatori di tutto il mondo.

Occorre far rispettosamente rilevare che, ancora oggi, il riconoscimento della FOCASI da parte della COM-E è palesemente illegittimo come è stato più volte rilevato anche dalla COM.

Noi Italiani, cari Amici Allevatori Spagnoli, altro non abbiamo fatto che subire le malefatte, le scorrettezze e gli oltraggi del Presidente della COM-E e nonostante tutto abbiamo continuato a mantenere un profilo basso, un atteggiamento costruttivo, il senso di appartenenza alla COM della quale siamo Paese fondatore.

È bene che sappiate, cari Amici Allevatori Spagnoli, che la FOI nella vicenda della revoca del Campionato Mondiale 2022 alla Spagna non ha avuto alcuna parte.

Alla FOI – così come è avvenuto per tutti i Paesi confederati – è stata richiesta dalla COM la disponibilità ad organizzare il Campionato Mondiale 2022 solo dopo che il Comitato Direttivo aveva assunto la decisione di revocarlo alla Spagna.

Cosa dovevamo fare? Forse negarla? E soprattutto alla luce del cumulo di nefandezze ed attentati perpetrati da Penzo & Company contro il sistema COM e l’intero movimento ornitologico mondiale e italiano?

Ebbene noi abbiamo pensato, senza animo di rivalsa, che fosse il momento di fare sistema e di offrire la disponibilità dell’Italia.

E tutto ciò è stato fatto anche per la tutela di ambiti non solo istituzionali ma anche di un indotto che tanto produce in termini di reddito, di posti di lavoro e di quant’altro che molti di voi conoscono tanto meglio di me.

La FOI non ha alcun interesse economico in gioco ma “solo” il grande onore di rappresentare una grande realtà, una delle più grandi al mondo.

Anzi tale impegno organizzativo, da doversi espletare nel breve volgere di soli quattro mesi, comporterà per la FOI l’assunzione di un notevole rischio economico.

L’Italia ornitologica non ha rubato nulla a nessuno!

Sarà forse il caso di domandarsi da che cosa si è generato tutto questo marasma e se si sia trattato di una conseguenza del comportamento del vostro massimo Dirigente o piuttosto di una decisione assunta di impulso dalla COM.

Dopo tutto nel Comitato Direttivo della COM vi sono due rappresentanti spagnoli.

Questi sono invece gli inconvenienti prodotti dalla confusione degli impegni istituzionali con gli interessi economici.

Cari Amici Allevatori Spagnoli, la FOI e tutta l’Italia Ornitologica è e rimarrà sempre casa vostra.

Antonio Sposito, Presidente FOI

Il presente documento viene altresì firmato per ratifica del contenuto e per gli effetti testimoniali da Diego Crovace (Vice Presidente FOI), Giovanni Nunziata (Segretario FOI), Andrea Spadarotto (Consigliere FOI), Gennaro Iannuccilli (Consigliere FOI), Francesco Badalamenti (Consigliere FOI), Davide Soncini (Consigliere FOI), Andrea Benagiano (Presidente dell’Ordine dei Giudici FOI) e Ignazio Sciacca (Presidente COM-Italia).

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