30.01.2022 - COMUNICATO - La F.O.I. risponde alla L.A.V.

COMUNICATO

24.1.2022 - Il presente Comunicato è stato inoltrato alla LAV, alla AUSL e al Sindaco di Piacenza, agli Organi di informazione e alle Agenzie di stampa

La F.O.I. risponde alla L.A.V.

In merito alla nota della LAV pubblicata sul suo sito, ci preme comunicare alcune precisazioni ed evidenziare gravi imprecisioni e illazioni in essa contenute.

Innanzitutto, facciamo notare che la manifestazione per la quale la LAV esulta e si vanta di aver fatto annullare era autorizzata legalmente dagli organi preposti (ASL, Comune di Piacenza), cosa che accade per tutte le manifestazioni organizzate sotto l'egida della Federazione Ornicoltori Italiani dalle associazioni federate sul territorio nazionale (più di 200), dalle mostre sociali e divulgative a quelle a carattere internazionale.

Il Campionato Mondiale, tanto contestato dalla LAV, era stato organizzato seguendo pedissequamente tutte le regole e le norme previste, mettendo in atto tutte le accortezze per non arrecare alcun problema di natura comportamentale e sanitario agli uccelli in esposizione e alle persone.

La situazione inerente i casi di influenza aviaria è sempre sottoposta al vaglio della dirigenza federale, ai fini di valutare eventuali provvedimenti o sospensioni; ciò non si è mai reso necessario, in quanto finora non si è registrato alcun caso di influenza aviaria in canarini, pappagalli ed esotici allevati in ambiente controllato dagli iscritti FOI.

L’organizzazione aveva comunque disposto al solo scopo precauzionale di non far accedere alla manifestazione allevatori provenienti da zone a rischio, nel periodo di incidenza dell’evento. Così come erano state previste e predisposte tutte le restrizioni e i controlli dettati dal Governo per evitare i contagi e il diffondersi del Covid.

Insomma, sarebbe stata una manifestazione senza alcuna controindicazione sia per gli uccelli che per i visitatori.

Il fatto che la LAV prenda a pretesto emergenze sanitarie solo per attaccare le manifestazioni – sebbene preventivamente autorizzate - che prevedono la presenza di animali, in questo caso uccelli, la dice lunga sull’ideologismo e sul fondamentalismo su cui i suoi militanti fondano le loro campagne promozionali e il loro marketing strategico per fare proseliti e proventi.

Forse gli esponenti LAV non sanno o fanno finta di non sapere che l'allevamento ornitologico a scopo amatoriale è un'attività legittima, legale ed etica, contemplata nel novero delle libertà costituzionali cui tutti dovremmo sempre tendere e ispirarci.

Senza entrare nell’ambito di tutti gli altri aspetti positivi che contempla la nostra passione, come ad esempio i progetti di pet therapy ornitologico e la funzione sociale di cui l’associazionismo è motore.

La FOI opera per conto di migliaia di appassionati regolarmente iscritti (attualmente oltre 17000) che allevano specie e razze di uccelli d'affezione al solo scopo di farli riprodurre in ambiente controllato ed esporli nelle manifestazioni organizzate nel pieno rispetto del benessere animale. La FOI a questo scopo, da anni, si è dotata di un codice di autoregolamentazione (riconosciuto dal Ministero della Salute) sia per l'alloggiamento che per il trasporto degli uccelli, al fine di garantire loro gli spazi etologicamente necessari per vivere in base alla loro natura, le loro dimensioni e le loro attitudini.

Il concetto di “gabbia” tanto contestato e artatamente manipolato per cercare di contrapporsi all’allevamento degli uccelli è un falso ideologico; in realtà, la “gabbia” non è altro che il luogo dove vengono alloggiati gli uccelli cosiddetti “domestici” (cioè nati in ambiente controllato), alla stessa stregua dei locali casalinghi dove viviamo con i nostri cani, gatti e altri pet normalmente più tollerati dalle frange di animalismo esasperato.

È ora di capirlo una volta per tutte.

Tutte le attività della FOI sono sovvenzionate esclusivamente dai suoi iscritti/soci, poiché essa non gode di alcuna elargizione o sovvenzione da parte dello Stato o di enti privati, al contrario di altre organizzazioni sedicenti animaliste.

I beceri tentativi di accomunare gli allevatori sportivi FOI con i bracconieri che prelevano illegalmente uccelli in natura hanno fatto il loro tempo e perso qualsiasi credibilità, anche se organismi come la LAV non perdono occasione per tentare di fare di tutta l'erba un fascio e gettare fango su chi opera nella piena legalità.

La FOI, invece, vuole solo tutelare la legittima attività e pratica dell’allevamento ornitologico a scopo amatoriale e sportivo, in quanto riconosciuto a livello legale e pertanto garantito dalla Costituzione, praticato con correttezza, competenza ed esperienza dai suoi iscritti, senza chiedere favoritismi a livello politico/istituzionale ma solo rispetto per quanto contemplato nelle sue attività.

La LAV fa spesso riferimento ai principi democratici e al protezionismo ma crediamo si stia oltrepassando un limite al quale non possiamo più derogare. È ormai chiaro l’intento di contestare e cercare di impedire l’allevamento ornitologico, una pratica per noi nobile ed etica, che cercheremo di difendere in tutte le sedi e con tutti i mezzi a nostra disposizione.

Il Consiglio Direttivo Federale

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