31.8.2019 - Editoriale Presidente Sposito

L'editoriale viene di solito riservato a spunti, riflessioni, commenti e osservazioni su quanto accade nel nostro movimento di ornicoltori amatoriali uniti dalla stessa fervida passione.

A seguito degli accadimenti verificatisi negli ultimi mesi, in seno alla nostra Federazione e, in un secondo momento, fuori dalle sue attività programmatiche, si rende ora necessario – nostro malgrado – utilizzare questo spazio redazionale, così come altri sistemi di comunicazione, per fare chiarezza sui fatti realmente accaduti e sulle loro conseguenze, con l'unico intento di rendere edotti tutti i soci/allevatori F.O.I. e, quindi, evitare false congetture o ipotesi che possano inevitabilmente creare confusione e malcontento tra quanti hanno a cuore la nostra Federazione.

 

Editoriale: Essere Presidente.
di Antonio Sposito

Io sono il Presidente!

Sembra un’espressione che ti riempie la bocca di zucchero e ti gonfia il petto di orgoglio. Ma così non è!

Essere Presidente significa tutt’altro, vuol dire essere dotati di un altissimo senso di responsabilità, avere capacità in tanti campi dello scibile e saperle mettere in pratica, sapere intrattenere innumerevoli relazioni sociali ed amicali da coltivare e da mantenere vivide e, soprattutto, possedere un senso di equilibrio notevolissimamente superiore alla media.

Essere Presidente vuol dire che quando un consigliere del tuo Direttivo “combina più danni della grandine” ed il tuo Direttivo ti indica soluzioni risolutorie immediate e traumatiche nonché di grande impatto, tu frapponi la tua persona e, attivando il meccanismo della tutela del rapporto personale, dell’amicizia, della collaborazione e della vicinanza sino ad allora intrattenuto, ti assumi la responsabilità di indicare una strada di uscita onorevole, dritta e senza infamia.

Nulla accade per caso ed anche gli ultimi avvenimenti sono il frutto di disegni a tinte fosche e di beceri desideri di rivalsa.

  • Per chiarire la posizione utilizzerò alcuni passi da me scritti in una serrata corrispondenza epistolare intrattenuta via mail con il n. 1.

“Il giorno dom 28 apr 2019 alle ore 22:33 Presidente FOI Sposito <[email protected]> ha scritto:

Caro XXX,

… omissis …

n.d.r. Nulla da nascondere, vi sono delle considerazioni di carattere personale non proprie di questa sede. È questo l’unico motivo per cui in questo punto ed in alcuni punti successivi si omettono alcune proposizioni.

Da qui in avanti, il merito.

La tua indole ti ha portato ad assumere una serie di comportamenti che oggi, tutti insieme, costituiscono l'emblema di una negatività che deve essere estirpata.

Dobbiamo convenire sul fatto che alcune tue scelte sono state effettivamente non corrette e certamente non in linea con il profilo equilibrato da me posto a base del governo della Federazione.

Soprattutto le tue troppo frequenti intromissioni negli ambiti elettorali riguardanti altri Organi federali e le tue successive esternazioni, talvolta pubbliche, per la mancata riuscita delle tue previsioni, hanno notevolmente contribuito alla creazione di un contorno di negatività sui tratti della tua figura.

Il potere pesante da te esercitato nella tua Regione ad esempio fortemente condizionando le scelte del candidato Presidente Pacetti nella formazione della sua lista - su mia contestazione, circostanza da lui stesso confermata - hanno caricato di alta tensione quel territorio che ha reagito alla tua persona, individuando in te il responsabile della rottura degli equilibri interni e della coesione che sembrava essere stata trovata dopo l'indicazione pubblica che mi ero permesso di dare al futuro candidato in ordine alla necessità di un radicale (o quantomeno molto sostanziale) cambiamento della compagine dei Consiglieri in occasione del convegno di Pianopoli.

Il mantenimento del precedente establishment e l'aver completamente disatteso il mio spassionato consiglio hanno determinato la netta spaccatura della Calabria ornitologica con te non garante di un momento di equilibrio e di ricucitura dello strappo ma schierato da una parte che poi anch'essa ha ritenuto inappropriato il tuo intervento (in chiave istituzionale), oltre che contro le regole civili e federali.

… omissis …

Su tua indicazione ho richiesto che la mail di denuncia del tuo comportamento "sopra le righe" e della scomposta tenuta dell'ultima assemblea elettiva del Raggruppamento Regionale Calabria, originariamente inviatami con la sola indicazione della denominazione delle Associazioni dalle quali promanava, mi venisse nuovamente recapitata ma questa volta con firme autografe.

La mail mi è regolarmente pervenuta anche in tale forma.

Da ultimo mi risulta che anche la tua Associazione di appartenenza sembra essere orientata su posizioni esattamente opposte rispetto alla linea da te indicata, attestandosi su una prospettiva a te alternativa.

Ormai esiste una volontà netta e precisa di prescindere dalla tua persona e dalla tua funzione di Consigliere Federale, circostanza quest'ultima a più riprese confermatami da tutti gli altri componenti del CDF.

Non desidero fare nomi e cognomi dei tanti nostri comuni Amici che mi hanno sollecitato l'assunzione di questa determinazione e lo faccio unicamente per il tuo ed il mio bene ovvero per consentire a te ed a me di conservare rapporti interpersonali che prescindano da osservazioni e considerazioni sentimentalmente limitate alla circonferenza federale e non certamente alla qualità personale.

Credo ormai fermamente che il tuo tempo quale Dirigente FOI sia giunto al suo compimento.

… omissis …

Nel contempo ho particolarmente apprezzato la tua decisione di revocare la disponibilità alla ricandidatura alla Vicepresidenza della COM, decisione che mi ha sollevato dal dover gestire ulteriori problematiche.

Sul piano funzionale sono costretto a chiederti e quindi ti chiedo la cortesia di fare un passo indietro e di rassegnare le tue dimissioni anche dal Consiglio Direttivo Federale.

… omissis …”.

Le dimissioni del n. 1 intervengono con una mail inviata a più persone in data 22 maggio 2019 con motivazioni pubbliche di tutt’altro segno, evidentemente già strumentali e funzionali al perseguimento di altro obiettivo.

A questo punto già si fa avanti una prima riflessione interrogativa. Le dimissioni dal CDF vanno rassegnate esclusivamente nelle mani di chi (il Presidente) ti ha inserito nella propria lista elettorale e ti ha conferito la delega di funzione (coordinamento dei Raggruppamenti) o anche spiattellata a soggetti estranei a tale rapporto?

Correttezza !?!

  • Ma la ricostruzione dei fatti deve necessariamente descrivere un lungo percorso a ritroso.

Si comincia con la prima seduta del neo eletto Collegio dei Revisori dei Conti nella quale viene nominato Presidente il Dott. Alberto Ferrara.

Alcuni giorni dopo il Presidente del Raggruppamento Interregionale Abruzzo Molise Domenico Maione (testimone) – che aveva avanzato la candidatura di Alberto Ferrara – riferisce di aver ricevuto una telefonata dal n. 1 nella quale viene minacciato “di fargliela pagare” per non aver rispettato i “patti” secondo i quali il Presidente del Collegio non sarebbe dovuto essere Alberto Ferrara.

Il Presidente Maione comunica con il Consigliere Maria Carla Bianchi (testimone) per renderla edotta del contenuto della telefonata e per manifestarle l’intenzione di abbandonare la sua funzione di Presidente Regionale in quanto non si sarebbe mai aspettato un comportamento così tanto aggressivo in un ambito hobbistico.

  • Il n. 1 paventa la possibilità di avanzamento di una propria candidatura alla Presidenza COM. Il CDF si interroga sull’opportunità di una tale esposizione elettorale strutturalmente non necessaria ma da lui così tanto caldeggiata a motivo del fatto che il Presidente uscente (Ramoa) sarebbe stato, a suo dire, “in caduta libera” ed il suo ruolo in seno al Comitato Direttivo della COM fortemente messo in discussione da quasi tutti i componenti del medesimo. In particolare riferiva che le Nazioni dell’Emisfero Sud erano totalmente scontente della sua politica nonché contrarie alla sua linea ed avrebbero appoggiato la candidatura italiana.

Il CDF, in ogni caso, manifesta assoluta contrarietà all’espressione della candidatura del n. 1 alla presidenza della COM.

Sulle pressanti insistenze sul punto da parte del n. 1 il CDF conviene che, qualora l’Italia avesse dovuto esprimere una propria candidatura in quella carica, si sarebbe dovuto candidare il Presidente FOI nella mia persona.

Testimoni: tutti i Consiglieri Federali ed il Presidente dell’Ordine dei Giudici (Andrea Benagiano).

  • Archiviata la possibilità di candidarsi alla Presidenza della COM e dopo che il CDF aveva indicato alla COM-Italia la ricandidatura di Roberto Rossi alla Presidenza OMJ, il n. 1 richiede al sottoscritto e ad Ignazio Sciacca (testimone), nella sua qualità appunto di Presidente della COM-Italia, di modificare la scelta effettuata – nel caso del sottoscritto di concerto con tutti i componenti del CDF, lui compreso – proponendosi quale candidato anche in quella carica (presidenza OMJ al posto di Roberto Rossi). Ovviamente ottenendo da entrambi un netto rifiuto.

Alla ricerca della poltrona perduta!

  • Interviene, quindi, una mail inviata al sottoscritto il 16 aprile 2019 della quale appare opportuno riprodurre il testo:

“Carissimo Antonio,

ho riflettuto lungamente in questi, ultimi, giorni sulla eventualità di confermare la mia disponibilità alla candidatura per il ruolo di Vice presidente della C.O.M..

Il mio amore per questa Federazione, alla quale appartengo da oltre 40 anni, non può essere messo in discussione da nessuno; così come non può essere messa in discussione la mia indipendenza, il mio essere un uomo libero, non legato né a correnti di pensiero preconcetti né a interessi ornitologici di alcun genere; io sono ancora, e voglio continuare ad essere per tutti gli amici allevatori, iscritti della FOI, quello che sono stato sino ad oggi e, ti devo confessare, che mi hanno fatto piacere gli attestati di affetto e di stima che, ho ricevuto e, sto ricevendo quasi quotidianamente, particolarmente, in questi ultimi giorni.

L'ultimo periodo è stato, ciononostante, per me particolarmente doloroso sia dal punto di vista personale che Federale; non si può restare indifferenti e distaccati di fronte ad accadimenti, e comportamenti, di siffatto genere.

La mia decisione che giunge, come già ho scritto, al termine di un periodo delicato e doloroso anche dal punto di vista personale, presumibilmente deluderà alcuni amici che mi hanno sostenuto e stimolato in questi ultimi anni; sarà mia cura ringraziarli personalmente, tutti - uno ad uno, nei prossimi giorni. Cosi come sento, anche, il dovere di ringraziare la FOI ed i suoi dirigenti, che mi hanno indicato, tre anni or sono, come il loro candidato alla Vice Presidenza della COM.

Nella mia vita federale (quale Presidente di associazione, di Raggruppamento e Giudice) ho vissuto le mie esperienze sempre "con spirito inclusivo e MAI divisivo" (questa condotta non mi appartiene né mai mi apparterrà!); per tutto ciò NON intendo, dunque, per amore della FOI e per rispetto del CDF, avere ulteriori preoccupazioni.

Pertanto ti comunico la mia rinuncia alla candidatura al Ruolo di Vice Presidente della Confederation Ornitologique Mondiale.

Ci tengo, altresì, ad assicurarti che qualora il CDF individuasse un candidato Italiano a tale delicato ruolo, potrai avere la certezza, sin dà ora, che non farò mancare il mio appoggio e il sostegno convinto, nella consapevolezza che egli saprà assicurare, in caso di auspicato successo elettorale, un'altrettanta vigorosa e produttiva presenza all'interno del Comitato Direttivo della COM nel solco di quanto fatto in questi ultimi anni.

Un Abbraccio

f.to”.

In occasione della riunione COM avutasi in concomitanza con la tenuta del Campionato Mondiale dell’Emisfero Sud in Argentina, il n. 1 ha presentato la richiesta di autocandidatura alla vicepresidenza della COM, oggi ancora al vaglio di ammissibilità da parte del Comitato Direttivo della COM.

Coerenza allo stato puro!

  • Giungiamo alla elezione della Commissione Tecnica Nazionale dei Canarini di Colore tenutasi in occasione dell’Assemblea dell’Ordine dei Giudici 2018. Tra i candidati nella lista dei componenti della Commissione vi è il Giudice Nicolò Impollonia (da noi tutti conosciuto come Nico), amico personale del n. 1 e – evidentemente – sua diretta espressione elettorale in quell’ambito. Ebbene Nico Impollonia non riesce ad essere eletto per un solo voto. Dopo la proclamazione degli eletti si origina nella sala conferenze dell’Ente Fiera di Piacenza una impetuosa discussione nella quale il n. 1 inveisce contro il Giudice Alfonso Giordano in quanto quest’ultimo non aveva rispettato il “patto” con lui assunto sul collegamento elettorale con Impollonia che aveva ricevuto molti voti in meno e che, per questo motivo, non era stato eletto.

Testimoni: Nico Impollonia, Alfonso Giordano ed almeno altri dieci Giudici ivi presenti.

Correttezza !?!

  • Antonio Altobelli, nel presentare la lista per l’elezione del Consiglio Direttivo del Raggruppamento Lazio vi inserisce anche Sandro Maestà che non possiede i requisiti previsti dall’art. 16 del Regolamento Raggruppamenti, in quanto iscritto in un’Associazione facente parte del Raggruppamento laziale solo da due anni. Quando arrivo a Frosinone per presiedere l’assemblea elettiva vengo intercettato da Antonio Altobelli, da Maurizio Capuani e da Sandro Maestà nel corridoio latistante la sala che avrebbe ospitato la riunione. In particolare Altobelli (testimone) mi riferisce di aver avuto un colloquio telefonico con il n. 1, in viva voce ed alla presenza di Capuani (testimone), al quale veniva prospettata la situazione al fine di ricercare la soluzione. Di tutta risposta viene loro riferito dal n. 1 che nessuno si sarebbe mai accorto dell’inconveniente e che, anche qualora qualcuno se ne fosse accorto, sarebbe stato sufficiente sostituire la singola persona. Il risultato è noto a tutti: la lista con Altobelli candidato Presidente è stata dal sottoscritto dichiarata inammissibile ed esclusa dalla consultazione elettorale ed io additato come un Presidente che aveva, fra i suoi primi collaboratori, un delegato ai Raggruppamenti che neppure conosceva il relativo Regolamento.

Correttezza, competenza !?!

  • Ma il culmine viene raggiunto dal n. 1 in occasione dell’assemblea elettiva del Raggruppamento Calabria, della propria Regione, che su mia delega viene chiamato a presiedere.

Risultano presenti i rappresentanti di quattordici Associazioni, sette delle quali, per esprimere il dissenso nei confronti dell’unico candidato Presidente Sergio Pacetti, decidono di votare scheda bianca.

Il dissenso è stato originato dai motivi che si rinvengono nel testo della mia mail del 28 aprile 2019 innanzi riprodotto per stralcio (testimone Sergio Pacetti).

Il n. 1, Presidente di Assemblea all’uopo delegato, effettua arbitrariamente lo scrutinio e conta otto schede a favore di Pacetti e sei schede bianche.

I sette Rappresentanti di Associazione che avevano votato scheda bianca, ritenendo che il n. 1 Presidente di Assemblea fosse incorso in errore, richiedono un nuovo conteggio delle schede.

Il n. 1 Presidente di Assemblea riconta le schede ed ancora una volta ne attribuisce otto a favore di Pacetti e sei schede bianche.

Quindi, nella consapevolezza che il n. 1 Presidente di Assemblea ne stesse “combinando un’altra delle sue”, i sette votanti scheda bianca chiedono un nuovo conteggio ma questa volta, come da regolamento, a cura di uno scrutatore.

La conta dello scrutatore determina, quale risultato finale, poi formalizzato nel verbale, sette schede per Pacetti e sette schede bianche.

Preso nelle strette il n. 1 si imburberisce, perde il controllo e comincia ad offendere ed a minacciare. Definisce vigliacchi e senza attributi i sette Rappresentanti delle Associazioni votanti scheda bianca e minaccia (lui) di commissariare il Raggruppamento e di tenerlo commissariato (sempre lui) per tutti gli anni (quattro) del mandato.

L’assunto mi viene telefonicamente confermato anche da autorevolissimi esponenti dell’Associazione Ornitologica nella quale era tesserato il n. 1.

Il risultato è che il Presidente neo eletto Dott. Sergio Pacetti rassegna le proprie dimissioni, il Raggruppamento Calabria viene commissariato e viene condotto dal sottoscritto Commissario a nuove elezioni che si terranno il 22 settembre 2019 ovvero solo dopo tre mesi.

Testimoni: quattordici Rappresentanti di Associazioni facenti parte del Raggruppamento Calabria, il Presidente Sergio Pacetti, il segretario di Assemblea Marco Potitò ed ancora altre persone lì presenti.

È necessario puntualizzare che nella riunione del CDF del 22-23 marzo 2019 (vedi verbale pubblicato sul sito istituzionale), al punto n. 10) Relazione da parte dei Consiglieri sulle elezioni dei Presidenti dei Raggruppamenti Regionali, il n. 1 riferisce fatti diversi da quelli realmente accaduti in Calabria ed in relazione alle informazioni contrastanti provenienti da quel territorio, generando momenti di tensione fra i Consiglieri.

Testimoni: tutti i Consiglieri Federali.

Correttezza !?!

  • La pagina ufficiale facebook della FOI, su mia indicazione e nello specifico intento di garantire pluralità di vedute e sintesi di intelligenze, prevede la presenza di diversi amministratori. Con manovra surrettizia il 29 aprile 2019 il n. 1 modifica senza alcuna autorizzazione del sottoscritto il ruolo dei Consiglieri Crovace e Nunziata da Amministratori a Membri, lasciando nel ruolo di Amministratori solo egli stesso e l’altro. Viene nel contempo inspiegabilmente inibito il libero inserimento di post da parte degli iscritti ed infine la pagina viene fatta archiviare (Prova documentale scaricata da facebook).

 

  • Ancora in difetto di qualsiasi autorizzazione il n. 1 crea di sua iniziativa una nuova pagina facebook spacciandola per la nuova pagina ufficiale della FOI, alla quale invita ad iscriversi tutti i partecipanti alla pagina archiviata (o in corso di archiviazione) determinando una terribile confusione, un notevole sviamento degli allevatori aderenti, disordini e dissidi fra gli stessi.

Correttezza !?!

  • La pagina facebook FOI 2.0 viene creata in occasione della campagna elettorale del 2016 ed utilizzata nel corso degli anni successivi per l’attività comunicativa del CDF. A tale pagina si iscrive, pertanto, un cospicuo numero di allevatori evidentemente interessati all’iniziativa e desiderosi di essere parte integrante e fattiva del progetto FOI 2.0. Ebbene inopinatamente il n. 1, pensando di esserne il padrone in quanto, solo per questioni di praticità, venne all’epoca affidato a lui (o all’altro) il compito di aprire la pagina che quindi risultava verosimilmente a lui (o all’altro) intestata (mi hanno spiegato che in facebook funziona così ovvero che vi è l’obbligo di intestare e riferire le pagine a persone fisiche e non ad Enti), cambia la denominazione della pagina facebook FOI 2.0 in FOS 2019 modificandone arbitrariamente l’originaria identità, carpendo la buona fede e la scelta degli aderenti che si ritrovano, me compreso, ad esservi inseriti perché evidentemente iscritti a FOI 2.0, pur non avendo alcun interesse alle nuove combriccole oggi nella stessa propugnate.

Correttezza, mala fede, raggiro !?!

  • Il n. 1 detiene illegittimamente un personal computer portatile concessogli in dotazione dalla FOI e da quest’ultima acquisito a titolo di noleggio. Orbene, nonostante le dimissioni dal CDF siano intervenute in data 22 maggio 2019, fino a tutt’oggi, il n. 1 non ha ancora restituito il computer e conseguentemente la FOI è stata costretta ad erogare sino ad ora tre mensilità del canone di noleggio. Sarà stato mica rubato? Oppure viene quotidianamente utilizzato per altre finalità?

Correttezza, indebita detenzione, indebito giovamento, indebita utilità, indebito vantaggio, o cos’altro !?!

  • Per saper parlare in politichese o in avvocatese bisognerebbe essere verosimilmente un politico o un avvocato, insomma sarebbe necessario avere un ruolo, esercitare una funzione.

Chi ci ha creati, ci ha nello stesso istante donato il libero arbitrio ovvero il potere di scegliere, di agire e di pensare senza alcun condizionamento, semplicemente per il tramite della nostra volontà.

Il rispetto della libertà di ognuno è un diritto naturale!

Siamo tutti Presidenti!

N.B. Tutte le persone nominate ed indicate quali testimoni nel presente scritto sono state preventivamente contattate al fine di confermare la veridicità e la rispondenza alla realtà degli accadimenti narrati.